Risveglia la tua potenza e vieni a salvarci

Risveglia la tua potenza e vieni a salvarci

Risveglia la tua potenza e vieni a salvarci…È questa una stupenda preghiera con cui si apre l’Avvento di quest’anno e che dovremmo recitare più volte nella nostra vita con tanta fiducia.

Gesù è venuto in mezzo a noi per il nostro bene. Ci ha visti peccatori, testardi e ribelli, avvolti da tanta fragilità e sempre pronti a lasciarci conquistare dalle apparenze ed è venuto in nostro soccorso, perché ci ama e non vuole che ci perdiamo nel buio eterno.

Egli sa che “senza di lui non possiamo fare nulla” (cf. Gv 15,5), che come dice il profeta Isaia “lontani dal suo amore e privati della linfa della sua grazia siamo avvizziti come foglie secche, portate via dal vento dell’iniquità” (cf. Is 64,5).

Il mistero del Natale è mistero di amore. Nulla di più. È mistero del Dio onnipotente e santo che si fa Bambino fragile, che si fa piccolo per insegnare a ciascuno di noi che la via della vita non è nella grandezza dell’autosufficienza, ma nella consapevolezza e accoglienza del proprio essere creaturale.

Mentre il Tentatore ci inganna, facendoci pensare che possiamo fare tutto e che non abbiamo bisogno né di Dio né degli uomini, Gesù ci sprona ad accettare la nostra condizione umana, il nostro limite, il nostro essere bisognosi della sua misericordia che spesso passa attraverso vie mediate. Ci invita ad invocarlo e a scuotere con la nostra preghiera le fondamenta del Cielo affinché lui intervenga nella nostra storia e la redima.

Il tempo di Avvento deve insegnarci, prima di tutto, che veramente abbiamo bisogno di un Redentore. Ma non uno qualsiasi, inventato da qualche fantasioso scrittore o regista. Bensì del Figlio di Dio, il Verbo eterno che si è fatto carne nel seno purissimo della Vergine Maria per opera dello Spirito Santo, di Colui che è morto e risorto per noi.

Non lo dimentichiamo: Gesù non è un personaggio che esiste nell’immaginario comune perché la sua vita è stata scritta con l’inchiostro su un pezzo di carta. È il Dio vivo e vero di cui parla la storia di ieri, di oggi e di domani. Di questa storia lui è protagonista e Signore.

Perciò lui, soltanto lui, è il nostro Salvatore. Di lui abbiamo bisogno, perché è lui che dà senso alla nostra vita e sapore alle nostre giornate avvolte da fosca caligine.

Ma da cosa deve salvarci Gesù? Ci sono motivi particolari per invocarlo?

Gesù ci salva prima di tutto dal male endemico che non risparmia nessuno: la superbia. Questo peccato, che ne genera infiniti altri, solo lui lo può estirpare dal nostro cuore con la sua grazia. Non esistono medicine, antidoti o pozioni magiche. Esiste il suo perdono, la sua grazia che risana, la sua onnipotenza che redime e con la quale dobbiamo collaborare divenendo, ogni giorno di più, “argilla che si lascia plasmare dalle sue mani benedette” (cf. Is 64,7).

Gesù ci salva poi dal principe di questo mondo di tenebra. Costui sempre ci tenta per farci cadere dalla fede, per far sì che non crediamo nella Parola di Dio, che ci facciamo un dio a nostra immagine e somiglianza, che ci lasciamo conquistare dalla menzogna, dal vizio e dalla gloria umana, che ci assopiamo e rinunciamo a servire il Signore dal posto che Lui ci ha assegnato. Satana è più astuto di noi, più forte, infinitamente più intelligente. La sua strategia è collaudata. Il suo esercito molto agguerrito. Ma se noi camminiamo nello Spirito Santo, nulla potrà contro di noi, perché il suo potere è limitato e non può vincere l’onnipotenza divina.

Gesù ci salva ancora dal pericolo di dimenticarci del suo amore, della grazia che ci è data nell’Eucaristia e negli altri Sacramenti, della gioia del Cielo che non è paragonabile con la gioia effimera della terra.

Gesù ci salva da una vita artificiale, opaca, triste e senza senso, sciupata nel rincorrere il nulla, pensando che sia il Tutto.

Gesù ci salva da tutto questo e da molto altro. Ma noi lo dobbiamo invocare, senza mai stancarci e con la fiducia di chi sa che il suo amore trionfa sempre per coloro che credono in lui.

Risveglia la tua potenza e vieni a salvarci, nostro Redentore. Abbiamo bisogno di te, della tua grazia, della tua sapienza, del tuo amore. Noi vogliamo amarti, servirti, fare la tua volontà e divenire tuoi missionari nel mondo.

Come veri discepoli di Gesù, facciamo nostra la preghiera di questa prima Domenica di Avvento e rimaniamo svegli per essere pronti ad accoglierlo quando lui verrà a visitarci.

Vergine Maria, nostra Madre e Regina, intercedi per noi e rendi la nostra preghiera potente presso Dio affinché il tuo Figlio benedetto venga in nostro soccorso e ci salvi.

Clicca sul link seguente per la Liturgia della Prima Domenica di Avvento (B)

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