Nella Domenica in cui celebriamo il Battesimo di Gesù al Giordano, siamo invitati a cogliere lo specifico del cristianesimo che Giovanni Battista afferma con chiarezza nelle parole rivolte ai suoi interlocutori:
«In quel tempo Giovanni proclamava: “Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo”» (Mc 1,7-8).
La Redenzione è opera che interessa la natura dell’uomo. Non si tratta semplicemente di un cambiamento di pensieri. Se così fosse, il cristianesimo sarebbe in fondo una filosofia tra le altre che ha in Cristo il suo massimo esponente, ma che può essere fatta propria a prescindere dal legame intrinseco con Lui e con i frutti della sua morte e resurrezione. Sarebbe certamente una filosofia molto particolare, con un ideale da realizzare alto, sublime, quanto mai nobile, in cui primeggiano la misericordia, il perdono, il volersi bene, il sostenersi a vicenda, l’essere persone responsabili che non agiscono lasciandosi governare dai peggiori istinti che abitano nella natura dell’uomo, e così via. Ma alla fine esso rimarrebbe una filosofia e nulla di più.
Il cristianesimo è reso unico nel suo genere dalla potenza creatrice della Parola di Dio e dall’azione efficace della grazia che rigenera l’uomo nelle fibre del suo essere tanto da farne una nuova creatura. Cambiano i pensieri e il cuore si converte, ma prima di ogni cosa è l’essere del credente che viene trasformato e reso capace di vivere il Vangelo. L’azione della grazia sana, rigenera, vivifica, fortifica, santifica, eleva. Quando essa opera, nulla è più come prima perché l’onnipotenza divina cambia l’uomo nelle profondità della sua essenza.
È urgente più che mai ai nostri giorni, recuperare la dimensione sacramentale della vita cristiana. Per intenderci, i Sacramenti non possono essere messi da parte o vissuti con superficialità, senza le giuste disposizioni. Essi sono parte integrante e necessaria della vita cristiana perché è in essi che lo Spirito Santo opera in modo efficace in ordine alla trasformazione della natura umana che viene gradualmente cristificata, resa cioè partecipe della natura divina in modo sempre più pieno.
Se oggi tanti cristiani non vivono più il Vangelo, è da un lato perché non lo conoscono e dall’altro perché non i Sacramenti non vengono compresi e vissuti secondo verità. Quanti cristiani non frequentano la Santa Messa! Quanti cristiani pur frequentando la Santa Messa non si accostano all’Eucarestia! Quanti cristiani pur accostandosi all’Eucarestia non credono fermamente che possono vivere pienamente alla maniera di Cristo. E così il nostro cristianesimo è incapace di cambiare la storia perché mancano cristiani la cui natura è trasformata dalla grazia e resa capace di mostrare al mondo la vita dei figli di Dio.
Ci aiuti la Vergine Maria, Lei che è la Piena di grazia, affinché tutti noi ci immergiamo nello Spirito Santo e ci lasciamo da lui trasformare ad immagine perfetta di Cristo Signore.
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