In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi censire, ciascuno nella propria città. Anche Giuseppe, dalla Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua sposa, che era incinta. Mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia, perché per loro non c’era posto nell’alloggio (Lc 2,1-7).
Maria e Giuseppe accolgono Gesù e lo custodiscono con grande cura.
Lo accolgono come un Dono prezioso, dal valore inestimabile. Sanno che quel Bimbo è avvolto da un mistero che va oltre la loro comprensione. Ma questo è per loro motivo di grande gioia e invito alla grande responsabilità. Il Padre dei cieli ha affidato loro il suo Figlio unigenito, che è anche vero Figlio di Maria Santissima. Ha voluto che la salvezza del mondo intero passasse attraverso di loro. Maria e Giuseppe si consegnano totalmente a questo progetto, senza riserve in un’obbedienza perfetta che non conosce ritardi o imperfezioni. Accoglienza significa per loro apertura del cuore non solo a Cristo che è loro affidato, ma anche allo Spirito Santo che dovrà sempre guidarli e condurli perché nulla sbaglino in una missione tanto delicata.
Ogni genitore, ogni figlio deve vivere questa accoglienza. In famiglia e nella Chiesa ci si deve accogliere come vero dono di Dio, avvolto da un mistero che non può essere compreso appieno, ma che va amato e realizzato insieme.
Maria e Giuseppe custodiscono Gesù. Sappiamo che sin da subito la sua vita fu in pericolo. Il cattivo Erode avrebbe voluto cancellarlo dalla faccia della terra, accecato dalla superbia e dal delirio di onnipotenza. Ma Erode non ha potuto nulla contro Gesù. Il Padre dei cieli non lo ha permesso, ma fondamentale è stata la collaborazione di Maria e Giuseppe.
Ancora oggi i genitori – come i Parroci per i fedeli – devono custodire i propri figli dal male. Non consegnarli ad esso, ma custodirli, impedendo che li divori e li inquini. Così i figli devono custodire i genitori – come i fedeli il Parroco – con un amore puro, sincero, disinteressato, soprannaturale e non solo umano.
Accogliersi e custodirsi reciprocamente è possibile ma ad una sola condizione: che sia lo Spirito Santo ad operare in ciascuno. Ecco la necessaria crescita in santità, nelle virtù, in quella obbedienza quotidiana a tutto ciò che Gesù ci chiede di fare.
Maria e Giuseppe aiutino ciascuno di noi e abitino stabilmente in ogni cuore e in ogni famiglia. Amen.
PREGHIERA
Signore Gesù, che sei stato accolto e custodito con amore da Maria e Giuseppe, sostienici nel cammino della vita. Donaci un cuore umile e sempre pronto a fare la tua volontà. Apri i nostri occhi perché vedano chi ci sta accanto come un dono da accogliere e custodire con sapienza celeste. Perdonaci se non abbiamo amato abbastanza e fa’ che sperimentiamo nella nostra famiglia la tua dolce presenza. Maria e Giuseppe intercedete per noi. Amen.
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