La Catechesi aiuta la fede, anzi, potremmo dire senza sbagliare, che la rende autentica, matura, missionaria, stabile e capace di sostenere l’esistenza dell’uomo.
Se è vero infatti che la fede nasce dall’ascolto della Parola di Dio, è vero anche che l’ascolto da solo non è sufficiente. Esso è il primo passo della conversione, ma poi vi è tutto un cammino di crescita in sapienza che va fatto per raggiungere le vette più alte della santità. E tale cammino ha un bisogno disperato di Catechesi.
Ascoltare la Parola di Dio e non comprenderla significa infatti essere come quel seme che cade sulla strada e non può mettere radici. Perciò Satana lo ruba, lo porta via, lo rende inefficace (cf. Mt 13,1-9.18-23).
È questo il motivo per cui Gesù, ogni sabato, insegnava nella sinagoga, e anche altrove appena poteva (sul monte, in riva al mare di Galilea ecc.) spiegava ai suoi interlocutori i misteri del Regno di Dio:
«Giunto il sabato, Gesù si mise a insegnare nella sinagoga…e percorreva i villaggi d’intorno, insegnando…» (cf. Mc 6,1-6)
La Catechesi non è un dettaglio trascurabile per il cristiano che vuole servire il Signore in santità e giustizia. È al contrario essenza dell’essere discepoli di Gesù e via necessaria per compiere la volontà di Dio senza aggiungere o togliere nulla da essa.
Ma cosa intendiamo specificatamente per Catechesi? Quali sono le sue specificità? Non può bastare forse l’omelia del Sacerdote per vivere cristianamente la propria esistenza?
Se volessimo dare una definizione di Catechesi, potremmo dire che essa è un dialogo di salvezza. È un mettersi in comunione con lo Spirito Santo che ha scritto la Parola di Dio ma deve anche darne la retta interpretazione ai discepoli del Signore. E ciò avviene grazie al confronto con il Sacerdote che è stato costituito maestro autorevole nelle cose che riguardano Dio.
Nella Catechesi – cosa che non si può fare se non in modo molto rimaneggiato durante l’omelia – è possibile interagire con il ministro del Vangelo e chiedere lumi su quelle che sono le verità della fede e i principi teologici a fondamento della dottrina della Chiesa, risolvere e chiarire dubbi relativi alla vita cristiana, conoscere il significato profondo di ogni singola parola contenuta nella Sacra Scrittura.
La Catechesi è finalizzata alla comprensione del dato rivelato. Non del mistero, che rimane tale e al quale va data ogni obbedienza; ma di ciò che il Signore chiede a ciascuno.
In fondo, la prima Catechesi che incontriamo nei Vangeli è quella che l’Angelo Gabriele fece alla Vergine Maria. Ella chiese lumi sul da farsi (cf. Lc 1,34) e l’Inviato celeste le spiegò ogni cosa (cf. Lc 1,35-37). Maria non si accontentò di una conoscenza superficiale della volontà di Dio, ma volle conoscerla in tutto per poterla realizzare alla perfezione.
Chi ama la Catechesi è simile ad un uomo che non si accontenta di vedere l’oceano in superficie, ma vuole immergersi in esso per scoprire i tesori nascosti in esso e non visibili ad occhio nudo. È per questo che ognuno deve partecipare alla Catechesi, con entusiasmo, costanza e grande fede. Grazie alla Catechesi è come se lo Spirito Santo ci fornisse un’attrezzatura da sub di ultima generazione: ci desse una maschera capace di vedere in modo chiaro e nitido i coralli e le perle che sono contenute nel cuore di Cristo, delle pinne potenti e veloci per spostarci con agilità da un testo ad un altro della Sacra Scrittura, una tuta che ci permette di stare a lungo immersi in questo oceano affascinante e bombole di ossigeno che ci preservano di morire soffocati dagli affanni del mondo.
La gioia e lo stupore che un sub prova quando scopre qualche tesoro marino di sublime bellezza non è paragonabile alla gioia e allo stupore che si assaporano mentre si contempla il cuore di Cristo, il suo amore, la sua sapienza.
Se Gesù faceva la Catechesi, anche noi dobbiamo farla e ad essa dobbiamo partecipare. Il tempo si deve trovare. Ne va della nostra serenità e prima ancora della nostra crescita in santità.
La Vergine Maria, Donna sapiente e nostra Maestra, ci faccia comprendere la necessità della Catechesi e ce la faccia amare e assaporare con gusto.
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