INTRODUZIONE
Quest’anno ci impegneremo a costruire una capanna a Gesù. Lui vuole nascere, ma ha bisogno del nostro aiuto. Non possiamo lasciarlo al freddo e al gelo. Bisogna che ognuno si impegni sul serio. La capanna da costruire è il nostro cuore, la nostra Parrocchia, la nostra famiglia. È lì che Gesù vuole nascere, non altrove. Vedremo allora quali virtù e atteggiamenti dobbiamo maturare e fare nostri. Si tratta in fondo di vera e propria conversione.
PRIMO GIORNO
La capanna si può costruire se c’è la volontà di costruirla. Senza volontà non c’è possibilità alcuna di raggiungere il risultato finale. Infatti gli ostacoli saranno tanti e di diversa natura. Ci sarà chi ti dirà: “lascia stare, ci penserà qualche altro, non è compito tuo”. Ci sarà chi ti dirà: “Ma chi te la fa fare a sprecare tanto tempo e tante energie; fai altro, usa meglio il tuo tempo. Ci sono cose più importanti, più piacevoli”. Ci sarà persino chi ti deriderà perché hai scelto di costruire una capanna a Gesù. Chi non crede in lui, nel suo amore, nella necessità di accoglierlo perché è lui solo il Redentore dell’uomo.
La volontà serve per iniziare, per lavorare ogni giorno con costanza e cura, per perseverare sino alla fine. Serve per non stancarsi, perché ci saranno momenti in cui le forze verranno meno o si affievoliranno. E allora dovrai andare avanti per volontà e dovrai “rinnegare te stesso” per non retrocedere.
Quando parliamo di volontà, parliamo dunque di determinazione nella decisione. Bisogna scegliere di iniziare il lavoro con il santo e fermo proposito di portarlo sino alla fine. Bisogna prendere di punta l’opera. Non basta un proponimento scialbo, approssimativo. Non si può dire: “se va va, non va, pazienza. Ho provato”. No. Devi mettercela tutta perché devi riuscirci, per ciò che dipende da te. Nulla deve mancare da parte tua.
È necessaria una vera e propria promessa che ci si obbliga a portare a termine l’impegno preso, costi quel che costi. E la promessa non è con se stessi. È con Gesù. È a Gesù che si fa. A lui dobbiamo dire personalmente: “Gesù, non temere, la capanna te la costruisco. Mi impegno io. Fidati. Certo, dammi la forza, ma ti garantisco che la volontà mia c’è e ci sarà tutta sino alla fine”.
L’uomo è la sua volontà, e se manca la volontà, il Signore non si può servire di noi. Neanche la sua onnipotenza e la sua grazia possono sopperire alla cattiva volontà dell’uomo.
A lavoro dunque. Promettiamo tutti a Gesù di iniziare e portare a termine il lavoro. Costi quel che costi.
Ci aiuti la Vergine Maria, Madre della Redenzione e Regina degli Angeli, con la sua potente intercessione.
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