Il Natale è festa che deve infondere nel nostro cuore la speranza vera, quella che nessun altro può donarci se non il Figlio dell’Altissimo.
Bisogna che ognuno di noi, in questo giorno santo, si rafforzi nella fede e volga lo sguardo verso la Capanna di Betlemme, luogo assai misterioso in cui ha inizio una nuova era, quella della salvezza possibile.
È vero, la nostra storia è assai tormentata. Le tenebre sono fitte. Il male avanza e muove guerra ai figli della luce. Innumerevoli prove, sofferenze, difficoltà, incomprensioni, maldicenze, litigi e alterchi, inganni, soprusi, giochi di potere che considerano l’uomo un oggetto da barattare con il miglior offerente, ingiustizie e cataclismi costellano la nostra esistenza. Ma tutto questo non ci deve fare scoraggiare. Mai e poi mai.
Noi sappiamo nella fede di non essere soli in questo universo. Gesù è l’Emmanuele, il “Dio con noi” (cf. Mt 1,23), che ci accompagna passo dopo passo nel nostro cammino e interviene prontamente quando, come Pietro sul mare di Galilea, stiamo per affondare (cf. Mt 14,22-32).
Sappiamo che quel Bambino è apparentemente fragile, ma in realtà onnipotente, pieno di grazia e di verità (cf. Gv 1,14). Lui possiede le chiavi della storia ed è degno di aprire e chiudere i suoi sigilli, quando e come vuole. Anche se non comprendiamo il mistero della nostra vita, siamo certi che la Sua sapienza conosce ogni cosa e la Sua misericordia sa venire in nostro soccorso attraverso vie impensabili da mente umana.
Il Natale è la festa della speranza che ci deve spingere a gridare con Giovanni Battista, nel deserto del mondo, che la Luce non può essere sopraffatta dalle tenebre. Non può essere vinta, perché il Vincitore è Cristo, il Re dei re, il Signore dei signori. È lui il Vincitore di ogni tempo, il Figlio di Davide che ha pietà di tutti e vuole la salvezza di tutti, Colui che trionfa con il suo amore.
Apriamo il nostro cuore al Bambino Gesù! Non temiamo di parlare con lui da cuore a cuore, di porgli dinanzi la nostra pochezza, di presentargli ansie e speranze, di chiedergli perdono per tutte le volte che non abbiamo amato abbastanza.
Confidiamo in Lui, e non resteremo delusi in eterno! Affidiamogli la nostra fragile esistenza, le famiglie, i giovani, i piccoli, gli anziani, gli ammalati, i potenti di questo mondo e coloro che sono dimenticati da tutti, la Chiesa tutta e l’umanità intera segnata ancora da tante contraddizioni.
Preghiamo con fede ogni giorno e chiediamogli anche che ci liberi presto dalla pandemia di Covid-19 che ancora imperversa sulla nostra Terra.
Porgiamo a Lui l’omaggio della nostra riconoscenza, con la semplicità dei pastori, l’intelligenza sapiente dei Magi, la gioia degli Angeli, il cuore materno di Maria e l’amore attento di Giuseppe.
Gesù Bambino benedica tutti! Non si stanchi di noi e ci custodisca nel suo amore. Ci conceda giorni di pace e converta i nostri cuori ancora troppo induriti e immersi negli affanni della Terra.
La Vergine Santa e San Giuseppe intercedano per noi e rendano la nostra preghiera potente presso il Figlio dell’Altissimo.
Buon Natale a tutti!