La lotta tra bene e male accompagna la storia dell’umanità sin dai suoi primordi e l’accompagnerà sempre, finché Gesù stesso ne decreterà la fine con la sua venuta gloriosa sulle nubi del Cielo, quale Signore e Giudice dei vivi e dei morti.
In questa lotta siamo coinvolti tutti. Possiamo esserne più o meno consapevoli. Possiamo dire, come fanno alcuni, che in realtà “non c’è niente di male” e quindi non siamo in pericolo, perché tutto è destino. Possiamo polverizzare la coscienza morale e dichiararla un’invenzione della Chiesa. Possiamo persino negare l’evidenza, ma la verità storica rimane: ancora oggi il drago vuole divorare Cristo Gesù e impedire che regni nei nostri cuori e nelle nostre menti. Tocca a noi vigilare, se non vogliamo che questo accada e per noi sia la rovina nel tempo e nell’eternità:
Allora apparve un altro segno nel cielo: un enorme drago rosso, con sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi; la sua coda trascinava un terzo delle stelle del cielo e le precipitava sulla terra. Il drago si pose davanti alla donna, che stava per partorire, in modo da divorare il bambino appena lo avesse partorito.
La lotta tra bene e male va combattuta. Non abbiamo noi altre scelte. Bisogna imbracciare le armi della luce e dare il meglio di sé, senza paura e con una fede invincibile che va sempre alimentata di grazia e verità.
O noi combattiamo oppure siamo perduti, perché di certo il drago non ha pietà di noi. Anzi, se può divorarci vivi e arrostirci con il fuoco di morte che esce dal suo ventre, è contento di farlo, e lo fa senza alcun indugio.
In questa battaglia però non siamo soli. Anche per noi, come per la Vergine Maria, non mancherà l’aiuto del Cielo. Dio stesso verrà in nostro soccorso e ci rapirà per portarci nel deserto, custodirci all’ombra delle sue ali e insegnarci l’amore vero, quello che ha insegnato a Maria e ai grandi Santi e Sante della storia della salvezza.
L’aiuto celeste è per tutti coloro che lo accolgono. Piccoli e grandi, uomini e donne, sani e malati, Sacerdoti e laici. Tutti possiamo beneficiarne, perché ne abbiamo bisogno più che i polmoni l’ossigeno.
A questo aiuto però, che bisogna anche chiedere ogni giorno, bisogna che corrisponda la nostra buona volontà, il nostro “eccomi”, la disponibilità del nostro cuore.
Amare la Vergine Maria, invocarla con fiducia con il Santo Rosario, dire che è Colei a cui vogliamo consacrare la nostra vita è imitarla nella lotta. Ella è stata aiutata dal Cielo, ma ha collaborato con la grazia di Dio. A costo di grandi sofferenze non si è ritirata dal campo di battaglia, non ha concesso nulla al nemico, non si è sganciata neanche per un istante dalla volontà di Dio. Per vincere questa vera e propria guerra, la Vergine Maria ha consegnato tutta se stessa allo Spirito Santo e si è lasciata guidare, condurre e santificare ogni giorno di più dalla sua azione potente e misteriosa.
Questa battaglia Ella ha combattuto con la sua volontà forte, con la sua determinazione, con il cuore, con l’anima e con il corpo, nella gioia di Nazareth e Betlemme e nel dolore di Gerusalemme.
Anche noi possiamo fare lo stesso. Non dobbiamo avere paura. Non dobbiamo temere il dragone infernale. Se rimarremo pienamente uniti a Cristo e alla Vergine Maria, lui nulla potrà fare contro di noi. Se rimarremo piantati nella Chiesa di nostro Signore, le porte degli inferi non prevarranno sulla nostra casa, perché il Signore mantiene sempre le sue promesse.
La lotta tra bene e male è impegnativa. A volte è anche difficilissima e richiede il totale annientamento di noi stessi, ma tutti possiamo vincere. Il Signore ci è accanto come Prode valoroso e non ci fa mancare la grazia di cui abbiamo bisogno.
Coraggio allora! Con lo sguardo fisso nel Cielo, che deve rimanere sempre la meta da raggiungere, perché lì sarà bello vivere per sempre nella gioia che non ha fine, sosteniamoci a vicenda, preghiamo gli uni per gli altri e non permettiamo al dragone infernale di divorare Cristo dal nostro cuore.
Ci aiuti la Vergine Maria, Assunta in Cielo in anima e corpo, e ci custodisca sotto il suo manto di luce impenetrabile perché nulla possa scalfire la nostra fede, la nostra carità e la nostra speranza.
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