L’Assunzione al Cielo di Maria Santissima in anima e corpo riempie il nostro cuore di grande speranza, perché è testimonianza radiosa di come sia possibile vincere il male e poter così un giorno entrare nella gioia del Paradiso.
Il cammino è lungo, difficile, pieno di pericoli, ma la Parola di Gesù si compie sempre per coloro che credono in essa: «chi persevererà sino alla fine sarà salvato, chi mi amerà e farà la mia volontà riceverà la ricompensa promessa e cioè la beatitudine perfetta che non ha fine» (cf. Mt 10,22).
Maria Santissima, la Donna vestita di Sole che vince il dragone infernale (cf. Ap 12), dice a noi, con la sua vita, che vale la pena fondare la propria casa sulla roccia del Vangelo, combattere ogni giorno contro il nemico e i suoi alleati, “rinnegare se stessi, prendere la propria croce e seguire Gesù fin sul Calvario”, rimanendogli fedeli ad ogni costo. Lui non ci inganna. Lui ci ama di eterno amore, mai ci abbandona e sempre ci fa da Cireneo perché la sua luce radiosa avvolga tutto il nostro essere, in Terra e in Cielo. Dice a noi che è possibile schiacciare la testa del serpente antico e non permettergli di inoculare in noi il suo veleno di morte.
Con la sguardo rivolto verso la nostra Madre celeste camminiamo spediti sulla via della nostra santificazione! Chiudiamo il cuore al peccato e apriamolo alla grazia! Sforziamoci di passare attraverso la porta stretta del Vangelo! Non diciamo: “Non ci riesco, non cambierò mai, sono fatto così, non mi potrò mai convertire”! Sosteniamoci a vicenda e sappiamo far sempre trionfare l’amore tra noi, perché a questo siamo chiamati per natura e per Redenzione!
In questa luce la Liturgia di questo giorno stupendo ci presenta Maria che in fretta si reca dalla cugina Elisabetta per portarle il dono più bello: lo Spirito Santo. La va a trovare perché si realizzi l’incontro che vale tutta la vita e cioè l’incontro dell’anima con Gesù, lo Sposo celeste, il nostro Tutto, il Redentore di ogni uomo, Colui che è «Via, Verità e Vita» (cf. Gv 14,6).
Maria è presentata a noi come la fulgida Stella dell’evangelizzazione, la Missionaria per eccellenza, il Modello di chi vuole portare ovunque la Parola che salva, di chi non riesce a contenere il desiderio di portare Cristo a tutti e tutti a Cristo.
È presentata a noi come Colei che si adopera per la salvezza altrui, e non sa fare altro, anche se l’altro è imperfetto, peccatore, distratto da molti affanni e chiuso nel bunker dei suoi pensieri. A Lei non interessa giudicare e condannare. Il suo cuore è purissimo e così il suo occhio vede solo per soccorrere, porgere la mano, redimere l’uomo da salvare.
Maria Santissima è la Donna che ha nel cuore il desiderio di aiutare tutti e sempre, di amare a senso unico, di riversare su ciascuno la potenza straordinaria della grazia di cui Ella è ricolma e che opera in Lei e attraverso di Lei. È la Donna che prende l’iniziativa, non sta a guardare, interviene prontamente nella storia di ciascuno per condurla al suo Figlio Gesù. È la Donna che non perde tempo. In fretta si mette in cammino, perché domani potrebbe essere troppo tardi, e con puntualità che lascia stupiti giunge all’appuntamento con l’anima da salvare.
Così ha fatto con Elisabetta e Giovanni Battista, così ha fatto a Cana di Galilea, così ha fatto a Gerusalemme, quando chi aveva bisogno di Lei era il suo Figlio torturato, rifiutato e crocifisso da gente malvagia e senza cuore.
Davvero tutti dobbiamo imparare da Maria come si ama, come si dona Cristo a tutti, come si è strumenti dello Spirito Santo che ancora oggi vuole realizzare la salvezza di tutti.
Dobbiamo imparare a non chiuderci nei nostri pensieri che sono spesso impastati di pregiudizi, mormorazioni, lamentele di ogni genere, egoismo, superbia, arroganza, superficialità, impudicizia, indifferenza, poco amore.
Dobbiamo imparare a non perdere secoli rincorrendo il nostro peccato e lasciandoci stordire dalle voci dissonanti di questo mondo di tenebra, mentre sono tanti coloro che attendono un nostro sorriso, una nostra parola di luce, un po’ di speranza.
Dobbiamo imparare che il male si può sconfiggere per grazia e che la cosa più bella, quella che rende la nostra vita felice, è collaborare fedelmente alla Redenzione, evangelizzare il mondo intero, donare a tutti Cristo nostra Pace, nostra Speranza, nostro Tesoro prezioso.
Che la Vergine Maria, in questo giorno di festa a Lei dedicato, ci ottenga le grazie necessarie per poterla imitare nel dono che Ella ha fatto di sé al suo Figlio Gesù, con coraggio, disponibilità, serenità e grande amore. E così sia.
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