La Resurrezione di Gesù è evento di grande speranza che dona senso alla vita dell’uomo, lo eleva alla perfetta trascendenza e lo chiama alla santità per poter un giorno entrare nella gioia eterna del Paradiso.
Essa è manifestazione grandiosa di quanto grande sia l’amore che Dio ha per noi e quanto intenso sia il suo desiderio di salvarci dal peccato e dalla morte che attanagliano la nostra esistenza.
Eppure accade che in tanti rifiutano questo amore onnipotente e continuano a perseguitare Gesù, a calunniarlo, a dichiararlo un mentitore e nemico dell’uomo, perché il loro cuore è indurito e i loro occhi chiusi, spesso a causa di una cattiva volontà che a volte è persino ostinata nel perseguire il male.
La storia di ieri si ripete: dinanzi all’evidente Resurrezione di Gesù i soldati si sono lasciati corrompere – e continuano a farlo – dai capi dei sacerdoti per dichiarare il falso e dire che quell’evento grandioso era stato e rimane un imbroglio, architettato da Pietro e dai suoi amici.
Il mondo del peccato non si rassegna e continua a seminare veleno perché Cristo non trionfi e venga cancellato dalle coscienze.
Cambiano i tempi, le culture, le ideologie, ma la lotta tra le tenebre e la luce è ancora oggi furente e imperversa ovunque. Cambiano le forme e le strategie, ma l’essenza rimane: Cristo Gesù deve essere messo a tacere, deve rimanere per sempre chiuso in un sepolcro, e con lui tutti coloro che gli vanno dietro e si permettono di annunciare il suo Vangelo.
Possiamo noi cristiani chiuderci nella rassegnazione e lasciare che il mistero dell’iniquità avanzi? Possiamo stare a guardare e magari anche a giudicare e condannare i poveri martiri e le povere martiri che nelle Parrocchie e in tutta la Chiesa si danno da fare per edificare il Regno di Dio tra mille difficoltà? Certamente no. Dobbiamo tutti alzare il capo, svegliarci e imbracciare le armi della luce per combattere la battaglia da cui dipende la salvezza dell’intera umanità.
Non dobbiamo aver paura, perché Gesù dice a noi quello che ha detto alle donne: «Non temete; andate ad annunciare ai miei fratelli che vadano in Galilea: là mi vedranno» (cf. Mt 28,8-10), che vuol dire: “Andate da parenti e amici, giovani e anziani, sani e malati, e dite loro che li amo e voglio la salvezza di tutti. Andate per mari e per monti e fate sì che il mondo creda che Io sono la vostra Speranza, la vostra Pace, il vostro Tutto. Non temete, Io sono con voi!”.
Molti non crederanno al nostro annuncio. Altri ci derideranno o addirittura ci perseguiteranno. Ma tanti si lasceranno avvolgere dalla luce della grazia e della verità. Di questo dobbiamo esserne certi, perché Gesù è vivo e lavorerà con noi e per noi, affinché il suo Regno si espanda sino agli estremi confini della Terra.
Uniamo allora le nostre voci! Sproniamoci e sosteniamoci a vicenda. Lavoriamo in sinergia, mettendo a frutto nella Chiesa i talenti meravigliosi che lo Spirito Santo ci ha donato, eleviamo una preghiera potente al Cielo perché il Signore risorto venga in nostro soccorso e diventiamo sempre più “un cuor solo e un’anima sola”, ricordandoci che in Cristo, nel santo Battesimo, siamo diventati non solo figli di Dio, ma anche fratelli e dunque non più estranei o nemici.
Ci sostenga la certezza di fede che Cristo è la “soluzione” ai problemi esistenziali dell’uomo di ogni tempo. Il suo Vangelo è la luce che dirada le tenebre dell’errore. La sua grazia il farmaco che guarisce la nostra natura, fragile e infettata dal virus del peccato. La sua Chiesa l’ovile che ha scelto il buon Pastore per custodire le sue pecorelle che tanto ama. La Vergine Maria, la nostra Madre celeste e il Rifugio sicuro in cui trovare riparo nelle tempeste più feroci della vita.
Cristo è risorto e vive per sempre, ma ha bisogno di noi, di tutti noi, perché la sua misericordia avvolga ogni uomo e donna e li renda creature nuove nella potenza dello Spirito Santo.
Ci aiuti la Vergine Santa a rispondere ad una missione così importante e ci prenda per mano perché mai veniamo meno lungo il cammino.
A tutti voi: Buona Pasqua di Resurrezione a vita nuova!