«Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future» (Gv 16,12-13).
La vita cristiana è un cammino verso la perfezione, sia in quanto a conoscenza del mistero, sia in quanto alla sua realizzazione esistenziale.
Tutto ha un inizio il giorno del Battesimo e deve poi continuare fino all’ultimo respiro, senza interruzione e ritardi. Come Gesù, anche noi dobbiamo crescere verso la verità tutta intera della nostra umanità che va portata a perfezione. Va redenta e purificata da ogni scoria di peccato che può contaminare la mente, il cuore, l’anima e il corpo. Va anche immersa nella grazia e resa così sempre più cristiforme, portata nella pienezza della santità.
Il cammino è impegnativo e divenirne consapevoli potrebbe in qualche modo indurci all’insicurezza. Quante domande si affacciano non di rado alla nostra mente: “Posso farcela anch’io? Riuscirò a perseverare? Saprò acquisire le sante virtù e crescere in esse? Sarò capace di estirpare i vizi che attanagliano la mia natura?”.
Il Vangelo che si legge in occasione della Solennità della Santissima Trinità di quest’anno è una vera e propria iniezione di fiducia: possiamo farcela tutti, nessun escluso; non dobbiamo temere. L’opera della nostra santificazione è alla nostra portata, perché Gesù ha effuso su di noi lo Spirito Santo e ci ha affidati a lui.
Se dovessimo fare tutto da soli, con le nostre forze, saremmo sconfitti in partenza. La natura vincerebbe con la sua fragilità congenita e il Tentatore ci stritolerebbe in un’istante. Ma non siamo soli. Gesù ha pensato a tutto e ha messo al nostro fianco un celeste Consolatore, un ottimo Maestro, un sublime Pedagogo che agisce sempre con infallibile e divina sapienza.
Lo Spirito Santo conosce i nostri cuori, le nostre forze, la nostra storia, il nostro DNA e non ci carica di pesi che non possiamo portare. Egli ci conduce alla verità tutta intera, ma con quella giusta gradualità che sa dosare ogni cosa.
Da qui la certezza che il cammino quotidiano che abbiamo dinanzi lo possiamo percorrere tutto, sino in fondo. Non siamo tentati al di sopra delle nostre forze, né ci è chiesto di fare cose impossibili. Certo, è necessario ogni giorno “prendere la propria croce, rinnegare se stessi, sforzarsi di passare attraverso la porta stretta del Vangelo”, ma con un po’ di buona volontà e tanta preghiera raggiungeremo in breve grandi risultati.
I Santi ce lo insegnano. Anche loro non erano perfetti. Sono cresciuti e via via si sono fortificati nella fede, nella speranza, nella carità e in ogni altra virtù. Come nostro Signore, “hanno imparato l’obbedienza dalle cose che hanno patito” (cf. Eb 5,8-10), ma il peso che hanno portato giorno per giorno non li ha schiacciati, perché lo Spirito Santo è stato loro sostegno e loro celeste Consigliere.
Pensare che la santità sia una vetta irraggiungibile è una sottile, subdola e costante tentazione che vuole allontanarci dalla via della vita e indurci a sprofondare lentamente in quella vita mediocre che già San Giovanni Paolo II condannava come errore esistenziale nella Novo Millennio Ineunte (cf. NMI 31).
Dobbiamo essere certi che con la grazia di Dio, giorno per giorno, a piccoli passi, riusciremo a realizzare fino in fondo tutta la volontà di Dio per noi. Dobbiamo pregare molto e lasciarci condurre dallo Spirito Santo. Dobbiamo cibarci con fede dell’Eucaristia, accostarci con sincero pentimento alla Confessione, nutrire cuore e mente con le Sacre Scritture e gli scritti dei Santi, ma ce la possiamo fare di certo.
Tutto è dalla nostra fede e dalla nostra buona volontà. Da quella santa testardaggine che piace al Cielo ed è di coloro che non si fermano dinanzi agli ostacoli che la storia o la nostra stessa umanità ci presenta.
Lo Spirito Santo metterà sempre sulle nostre spalle il peso giusto, quello che possiamo sopportare e che è la giusta medicina che sa guarire la nostra umanità.
E non dimentichiamo che insieme a Lui c’è Lei, la Vergine Maria, nostra Madre e Maestra. Con il suo aiuto non vacilleremo in eterno. Ella ci porge la mano e sa sempre intervenire al momento opportuno, come a Cana, perché le nostre giare siano colme del vino della grazia e della verità.
A Lei affidiamo la nostra vita, tutta la Chiesa, le famiglie, i giovani, l’umanità intera, bisognosa di conoscere quanto dolce e soave è l’amore che Dio ha per noi.
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