La missione di salvezza che il Signore affida alla sua Chiesa non è affatto semplice. Sono tante le difficoltà che si incontrano, perché sono tanti coloro che si oppongono risolutamente al Vangelo. Essi non vogliono accoglierlo e così si scagliano contro quanti lo annunciano e gridano con fortezza di Spirito Santo che solo esso è Parola di verità (cf. Lc 10,3).
In moltissimi casi, questa opposizione è opposizione di volontà, e non semplicemente di fragilità. Si sceglie cioè consapevolmente il peccato come stile di vita e si fa di tutto per giustificarlo, soffocando la verità nell’ingiustizia (cf. Rm 1,18-19). Lo si proclama forma di progresso, di civiltà, di elevazione dell’uomo, mentre il peccato è sempre un male che attacca l’uomo e lo distrugge – lentamente o velocemente a seconda dei casi – nel suo essere interiore ed esteriore.
Il peccato è fonte di schiavitù e non di libertà, di tristezza e non di gioia, di involuzione e non di crescita in umanità. Basterebbe leggere la storia con occhi puri e tutto apparirebbe chiaro. Adamo ed Eva, dopo il peccato, conobbero la paura, la vergogna, l’inquietudine, il contrasto, il non amore. Così oggi, a causa del peccato, che entra nel cuore, famiglie intere sono sconvolte, deturpate nella loro bellezza originaria, rese lande desolate in cui regna l’ingiustizia e il tornaconto personale. La stessa cosa accade in ogni ambito in cui vive l’uomo, compresa una porzione non trascurabile della stessa Chiesa.
Oggi più che mai siamo tutti chiamati ad arginare la mentalità corrente che non vuole il Vangelo come pilastro essenziale su cui costruire la storia dell’umanità e tende in ogni modo a sostituirlo con teorie esistenziali inventate dagli uomini e da Satana per rinchiudere tutto nella più buia delle immanenze.
La missione della Chiesa oggi è assai difficile. Nel campo del mondo, infatti, vi è tanta zizzania che circonda da ogni parte la cultura e la rende incapace di produrre frutti di salvezza. La rende una cultura cieca, che non usa l’intelligenza per scrutare il mistero che avvolge l’uomo e Dio con cui egli è intimamente legato, ma la usa per confutare la Parola che salva. Moltissimi pensatori sono oggi deliberatamente atei in nome della laicità dello Stato, di una falsa idea di tolleranza che nega ogni verità oggettiva, di un sempre più diffuso indifferentismo religioso che diventa non di rado irenismo, di una sottile paura di affermare la propria identità cattolica perché tutto va bene al mondo di oggi, tranne Gesù Cristo e la sua Chiesa.
Purtroppo, ai nostri giorni, Satana ha in mano peraltro la stragrande maggioranza dei posti in cui si fa opinione, nelle piazze reali e virtuali, nei luoghi ufficiali e in quelli più nascosti, nella sfera pubblica e in quella privata.
Ma non per questo dobbiamo scoraggiarci. Non per questo dobbiamo dire: “Non si può fare nulla”. Ognuno di noi può invece fare tanto. Bisogna credere fermamente che nel nostro piccolo possiamo fare grandi cose. Una parola che si dice, se detta con sapienza di Spirito Santo e con grande fede, può cambiare la mentalità di quanti ci ascoltano. Il nostro esempio di vita evangelica produce certamente molti frutti nei piccoli e nei grandi. La nostra fermezza nel non uniformarci ad abitudini e stili di vita contrari alle leggi del Signore è arma potente che mette in crisi le coscienze. Il nostro amore e l’offerta della nostra vita è concime di prima scelta che feconda il terreno e lo rende capace di produrre frutti di conversione.
Dobbiamo avere fede, sostenerci a vicenda, perseverare e pregare molto. Gesù ci manda come “agnelli in mezzo a lupi”, ma ci garantisce la sua presenza ovunque siamo e operiamo. Le sue parole sono verità che consola e infonde speranza. Non dimentichiamole e mettiamole nel cuore come sigillo del suo amore:
«Gesù disse ai settantadue: “Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi. Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli”» (Lc 10,18-20).
Coraggio dunque! Non demordiamo. Cresciamo in santità e attraverso di noi la storia vedrà un’alba nuova di luce evangelica che diraderà, con il tempo, le tenebre dell’errore.
Ci assista ogni giorno la Vergine Maria, potente Baluardo contro il male, e ci consoli nei momenti più difficili della nostra missione.
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