La tentazione accompagna il cammino dell’uomo e del cristiano per tutta la vita. Essa assume molteplici forme, si serve di diversi canali, viene dai demòni e dagli uomini, è suadente, pervasiva, potente e assai pericolosa.
La tentazione mira a farci separare da Gesù, a creare una frattura tra noi e Lui, a cambiare i progetti che Lui vuole realizzare in noi e attraverso di noi, a farci pensare che non serva fare la sua volontà, a farci cadere nello scoraggiamento. Prima di tutto, però, vuole farci dubitare dell’amore eterno e sapiente che Dio ha per ciascuno di noi.
L’esempio più eloquente è il dialogo tra Eva e il serpente nel Giardino dell’Eden. Costui riuscì a convincere la madre di tutti i viventi che Dio era geloso di lei e del marito, e li aveva perciò ingannati in modo tale da rimanere il loro “padrone” assoluto, un tiranno spietato che li voleva schiavi in catene.
Eva cadde in questa trappola infernale e le conseguenze furono devastanti, non solo per lei e la sua famiglia, ma anche per l’umanità intera finché non verranno i cieli nuovi e la terra nuova.
Tanto male può causare un solo errore! Dobbiamo perciò tutti vigilare, essere forti e non cadere dalla fede, altrimenti diventiamo gli uni per gli altri costruttori di croci pesanti e difficili da portare.
Oggi più che mai va detto con chiarezza che la tentazione va combattuta con tutte le forze. Con essa non si deve scherzare, altrimenti si finisce per cadere in un vortice dal quale difficilmente si riesce ad uscire.
Scherzare con il male è scherzare con la creatura più malvagia e più astuta fatte dal Signore: Satana. Non che il Signore lo abbia fatto così. È stato lui che è diventato malvagio e spietato, perché si è ribellato al suo Creatore volendosi fare come Dio.
Satana però non agisce da solo. Oltre ad avere nel suo esercito 1/3 degli Angeli creati che lo hanno seguito nella sua ribellione (cf. Ap 12,4), ha anche una folta schiera di uomini e donne, di ogni rango sociale che si fanno suoi alleati per la rovina di se stessi e dell’intera umanità. Sono uomini e donne che hanno anche raggiunto traguardi importanti nel campo della politica, della cultura, della Scienza, della Medicina, della Psicologia e della Finanza. Sono presenti ovunque e hanno potere dal punto di vista umano per nulla trascurabile.
Costoro si sono lasciati ingannare e sono diventati a loro volta ingannatori dei loro fratelli, e così, giorno e notte, seminano zizzania nei cuori e li inducono a pensare che Gesù sia un pericoloso malfattore che attenta alla vita dell’uomo e alla sua serenità.
In particolare oggi Satana ha messo radici profonde nel campo della formazione. Sia a livello scolastico, sia a livello universitario, sia a livello professionale.
Purtroppo – fa male a dirlo, ma è così – ha posto radici profonde anche nel campo formativo ecclesiale. È questa, a mio parere, una delle più grandi vittorie del principe di questo mondo e al tempo stesso una delle falle sistemiche più devastanti per la storia di tutta l’umanità e non solo della Chiesa.
È vero, ohimè, oggi più che mai, che “sulla cattedra di Mosè si sono seduti scribi e farisei”, che con la loro predicazione non conforme al Vangelo di nostro Signore e alla bimillenaria Tradizione ecclesiale “chiudono il Regno dei cieli davanti alla gente e gettano via la chiave della conoscenza. Loro di fatto non entrano in esso e per di più sono di impedimento a tante anime di buona volontà che vorrebbero entrarvi” (cf. Mt 1.13-15).
Personalmente ritengo che sia necessario e urgente intervenire con fermezza e decisione per sanare questa falla sistemica. Non farlo significherebbe lasciare che il veleno di Satana infetti e uccida un numero assai considerevole di cristiani. E la conseguenze saranno pesantissime nel tempo presente e nel tempo futuro.
Un sistema formativo ecclesiale che non funziona è un’arma di distruzione di massa, una vera e propria bomba atomica! Esso rovina generazioni intere di ministri ordinati, laici e religiosi che a loro volta semineranno zizzania non solo nelle Parrocchie e nelle Diocesi, ma anche nel campo della cultura e della società civile in tutte le sue diramazioni.
Purtroppo oggi è il cristiano che non è più sapiente e perciò non è “luce del mondo e sale della terra”. Non può esserlo, anche se lo desidera, perché gli manca la conoscenza vera del mistero di Cristo che lui deve annunciare e realizzare giorno per giorno.
A mio parere è urgente più che mai porre mano alla riforma del sistema formativo, prima di tutto nella Chiesa, facendo sì, con il tempo, che ci siano Sacerdoti, catechisti, genitori, professori e formatori in genere che siano veramente bocca e cuore dello Spirito Santo in mezzo agli uomini.
È un’opera difficile, che richiede coraggio, fatica e molto tempo, ma che va iniziata senza ulteriori rimandi, perché è già tardi, molto tardi.
La sfida di oggi è una sola: formare i formatori, nella Chiesa e nella scuola, nelle Parrocchie e nelle Diocesi, nella famiglia e nelle Università, in tutti gli ambienti insomma in cui si forma il cristiano e la stessa persona umana.
Che la Vergine Maria ci aiuti tutti e interceda presso il suo Figlio, affinché ognuno di noi faccia la sua parte, secondo la sua vocazione, i carismi e le competenze che si hanno. Gli Angeli illuminino le scelte di chi occupa posti di grande responsabilità e i Santi ci insegnino ad imitarli nella loro capacità di fare nuovo il mondo individuando con occhio chirurgico di Spirito Santo i problemi veri della Chiesa e dell’umanità.
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La parola di questa settimana è: sistema formativo