L’episodio delle nozze di Cana, se letto in chiave simbolica, è segno delle nozze che Dio vuole celebrare con l’umanità e dunque del grande amore che Lui nutre per noi. In verità queste nozze, di sapore mistico, Gesù le ha celebrate con la sua Incarnazione e suggellate con la sua morte sulla croce nel sangue della Nuova ed Eterna Alleanza.
Il Figlio di Dio si è legato a noi in modo indissolubile secondo l’unione ipostatica che risulta essere ormai irreversibile. In altre parole, come gli sposi con il loro “sì” diventano una sola carne, così Gesù, con il suo “sì”, ha assunto la natura umana tanto che essa è parte essenziale di sé, senza possibilità di successivi “divorzi”. È un matrimonio particolare nel suo genere ma è anch’esso unico e indissolubile. Non si può tornare indietro. Con la sua vita Gesù ha manifestato la sua profonda fede in questo matrimonio poiché mai l’ha annullato o sciolto. Anzi, l’ha vissuto e lo continua a vivere nella più grande e perfetta fedeltà.
L’amore che Gesù ha per noi è veramente sconfinato. Egli ha dato tutto se stesso per noi, proprio come dovrebbe accadere in ogni matrimonio cristiano tra marito e moglie, moglie e marito. Gesù non si stanca di noi, non viene mai meno, sa perdonare, nutre nei nostri confronti profonda e sincera compassione, è disposto a pagare di persona per la nostra salvezza, mette da parte orgoglio, sete di rivalsa e ogni forma di egoismo. Basterebbe leggere la storia narrata nell’Antico Testamento per accorgerci di come Dio risponda sempre alla nostra infedeltà con la misericordia che gli fa pensare sempre nuove vie perché possiamo comprendere i nostri errori e riconciliarci con lui. L’amore di Dio è sponsale perché è fedele e cerca sempre la sua sposa perché sa di essere con lei una sola carne, un unico soffio vitale.
Un matrimonio però, per funzionare, ha bisogno che l’amore sia corrisposto, sia di lui e di lei, diventi sempre più vero, autentico, sincero, stabile. L’amore sponsale è per essenza dinamico nel senso che deve crescere e aumentare a dismisura giorno per giorno. Quest’amore infatti è ciò che rende possibile il dono reciproco degli sposi in maniera sempre più perfetta e più piena.
Comprendiamo allora che se Gesù ci ama, noi dobbiamo amare lui. Non possiamo avere altri “sposi” per la nostra anima altrimenti il matrimonio fallisce; non per colpa di Gesù, ma per colpa nostra. L’idolatria, il consegnarsi cioè ad altri “sposi”, è la piaga del cristianesimo di sempre che attanaglia tante anime, le insudicia e le rende prostitute inquiete, tristi e depresse.
Ecco allora l’importanza della Vergine Maria. Ella, come a Cana, deve essere presente al nostro matrimonio. Non solo però durante la festa, ma sempre, in ogni istante, anche durante i momenti più bui della nostra esistenza in cui la tentazione potrebbe farci pensare che l’adulterio spirituale è la soluzione ai nostri problemi: le giare sono vuote, manca la gioia nel cuore, la croce è pesante…e allora bisogna rinnegare Gesù. Questo pensiero mai deve albergare nel nostro cuore altrimenti sarà per noi la rovina. Per contrastarlo bisogna che tutti noi teniamo a mente l’episodio delle nozze di Cana. Come gli sposi possiamo anche non accorgerci che il vino sta per finire. Ma, se avremo invitato alla nostra mensa la Madre di tutte le madri, ce la faremo. Ella stessa interverrà al momento opportuno e tutto si sistemerà perché per la sua preghiera Gesù opererà con tutta la sua onnipotenza di misericordia.
Maria Santissima è prima, durante e dopo il matrimonio di Dio con l’umanità e dell’umanità con Dio. Ella è presente a Nazareth, dove il suo grembo verginale concepisce per opera dello Spirito Santo lo Sposo celeste e rende possibile l’Incarnazione. È presente a Gerusalemme, ai piedi della croce, quando Gesù suggella il suo amore sponsale per noi con il suo Sangue. È presente a Cana, cioè nell’ordinarietà della nostra breve esistenza terrena, dove intercede solerte presso il suo Figlio a nostro favore. Vuole essere presente nel nostro cuore e abitare nella nostra anima in ogni istante della nostra vita. Una cosa dunque dobbiamo fare: invitarla, sempre, con una preghiera accorata e filiale nella certezza che senza la Vergine Maria non possiamo farcela. Se non la invitiamo nelle nostre case, nelle nostre Parrocchie, nei luoghi dove viviamo ogni giorno, se non la invochiamo con fiducia, il nostro amore sarà sempre infedele e imperfetto. Ci mancherà sempre il vino squisito dell’amore puro che solo Lei può ottenerci dal suo Figlio Gesù. Credere con forza nella potente intercessione di Maria Santissima a nostro favore è ciò che dobbiamo fare più che mai in questo mondo, orfano e smarrito nei suoi pensieri.
Cosa dice la Vergine Maria a tutti noi? Ciò che disse ai servi: «Qualsiasi cosa vi dica Gesù, fatela». Invitare la Madre della Redenzione non basta. Bisogna che poi ascoltiamo la voce del Figlio suo e uniamo alla preghiera l’obbedienza ad ogni parola che esce dalla bocca dello Sposo dell’anima. Se i servi non avessero obbedito a Gesù, il miracolo non si sarebbe compiuto. Così, se noi non ci fidiamo di Gesù, se non facciamo qualsiasi cosa ci dice, il miracolo della nostra conversione e santificazione non si compie. Rimarremo sempre con le giare vuote. Saremo adulteri spirituali e gente incapace di amare Dio e il prossimo. Vivremo in modo insignificante il nostro matrimonio con Dio e tutti gli invitati rimarranno nella loro sete di salvezza, perché noi non l’abbiamo data loro.
Che la Vergine Maria, Madre della Redenzione, abbia pietà di noi e provveda nella sua misericordia come fece a Cana per i giovani sposi inesperti.
Domande di riflessione:
Dove si trova Cana di Galilea, a Sud, al centro o al Nord della Palestina? Cosa disse Gesù ai servi? Cosa disse il maestro di tavola dopo aver assaggiato il vino? Cosa rappresenta il vino nel passo in esame? Ci sono falsi idoli che conquistano il tuo cuore? Come possiamo essere fedeli a Dio, cosa dobbiamo fare? Inviti la Vergine Maria laddove vivi? Reciti ogni giorno almeno una posta di Rosario? Ti impegni seriamente a fare tutto ciò che Gesù ti chiede?
Esercizio con la Sacra Scrittura:
Sfoglia il Vangelo di Luca e quello di Giovanni e trova i passi in cui si parla della Vergine Maria.