Un meraviglioso esempio di dialogo nello Spirito Santo che può farci capire bene cosa noi siamo chiamati a fare per aiutare coloro ci sono dinanzi, affinché entrino nel dinamismo della salvezza, è il dialogo tra Gesù e Nicodemo.
In esso scopriamo anzitutto la grande sapienza del divin Maestro che ha saputo rispondere con precisione chirurgica alle domande che albergavano nel cuore di quel “coraggioso capo dei Giudei” che ebbe l’ardire di andare a cercarlo di notte sfidando la cattiveria dei suoi “colleghi” farisei.
Gesù non ha fatto giri di parole né discorsi complicati e incomprensibili, come invece purtroppo facciamo noi. Il suo dire è stato diretto, chiaro, conciso, ma profondo al tempo stesso. Nel suo cuore Lui sapeva qual era il grande problema di Nicodemo: era succube di una struttura mentale, religiosa e amicale che gli impediva di librarsi sulle ali del Vento dello Spirito Santo, di lasciarsi guidare e muovere da Lui.
Era un brav’uomo, ma non era libero, perché ancora incapace di schierarsi apertamente dalla parte della verità, ancora succube della paura di essere deriso, insultato e perseguitato dai Giudei che non accoglievano la testimonianza di Cristo Signore e impedivano di farlo agli altri.
Nicodemo era di buona volontà, e così Gesù gli ha indicato la via per spezzare tali catene inique: «In verità, in verità io ti dico, se uno non nasce dall’alto, non può vedere il regno di Dio. [] Non meravigliarti se ti ho detto dovete nascere dall’alto. Il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai da dove viene né dove va: così è chiunque è nato dallo Spirito”» (cf. Gv 3,3-8).
Quel dialogo notturno non fu affatto un dialogo ozioso. Esso è servito per evangelizzare il cuore di Nicodemo, per seminare in esso la verità che salva, per elevare il pensiero teologico ed esistenziale di quel fariseo coraggioso, ma ancora troppo appesantito da visioni sclerotizzate della fede.
Potremmo parafrasare le parole del divin Maestro così: “Caro Nicodemo, vuoi entrare nel Regno di Dio? Vuoi vedere ogni cosa secondo verità? Vuoi realizzarti ed avere in dono la pace del cuore? Allora lasciati conquistare dallo Spirito Santo, obbedisci a Dio e non agli uomini, metti da parte ogni paura e reticenza, apriti alla novità perenne che viene dall’Alto, perché solo in essa troverai vita e salvezza. Guarda con fede invincibile a Colui che è stato innalzato sulla croce e riconoscilo come tuo Redentore”.
Se vogliamo il bene di quanti il Signore mette al nostro fianco, dobbiamo anche noi imitare Gesù. Come lui dobbiamo essere capaci di individuare le esigenze profonde di chi entra in dialogo con noi e che sono spesso nascoste, quasi impercettibili. Non di rado sono ben mascherate dietro “strategie difensive” che non vogliono far emergere ferite e sofferenze del cuore. Dobbiamo avere quella delicatezza e sensibilità che sono dono dello Spirito Santo e percepire il grido di dolore che è come soffocato nell’animo di chi abbiamo dinanzi, ma che in realtà è vivo e lacerante.
Con una nostra parola, se è parola che viene dal Cielo e non dalla terra, possiamo illuminare, confortare, correggere, infondere speranza, rigenerare coloro che il Signore ci manda e ci affida in modo misterioso.
Per farlo però, come Gesù, anche noi dobbiamo amare coloro con cui condividiamo il nostro pellegrinaggio terreno, avere pietà di loro se li vediamo fragili e imperfetti, non giudicarli, non condannarli, ma essere sempre capaci di porgere loro la mano perché sperimentino il calore della misericordia di Dio che ci vuole salvi.
La nostra sapienza, unita al desiderio che tutti si lascino conquistare da Cristo Gesù, ci farà di certo trovare le parole giuste per far sì che chi abbiamo dinanzi si apra alla fede vera e, come Nicodemo, si lasci trasportare con serenità e libertà sulle ali del Vento leggero dello Spirito Santo.
Sfruttiamo allora le tante occasioni che giorno per giorno abbiamo. Chiediamo sempre al Signore che ci doni occhi per vedere oltre ogni apparenza e cuore grande per condurre chiunque incontriamo nel nostro cammino sulla via che conduce a Lui. Non ci stanchiamo mai, e non ci lasciamo stordire dalle voci stridenti di coloro che vorrebbero farci pensare che nulla serve una nostra parola, tanto il mondo non può cambiare.
Che la Vergine Maria rafforzi la nostra fede e ci accompagni con la sua materna intercessione affinché per mezzo nostro riecheggi ovunque la sua voce che è voce di Spirito Santo, voce di Madre che vuole che ogni suo figlio si salvi e abbia la vita in Cristo Signore.