La Resurrezione è il prodigio dei prodigi. Al terzo giorno, il Padre celeste «ha spiegato la potenza del suo braccio, ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore, ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili» (Lc 1,51-52).
Nessuno avrebbe mai potuto immaginare un’opera del genere. Il Corpo martoriato di Gesù crocifisso è stato reso spirituale, incorruttibile, glorioso e immortale.
È il Corpo che è in Cielo, in terra e in ogni luogo, ora e sempre, e l’uomo malvagio e iniquo non potrà più scalfirlo. È il Corpo eucaristico di Cristo, che si dona ai credenti come Cibo di vita eterna e Bevanda di salvezza. È il Corpo che più non muore e che sana ogni morte.
La Risurrezione gloriosa è il premio riservato a coloro che si fanno umili, che cioè si annientano dei loro pensieri perché solo il pensiero dell’Onnipotente trionfi. L’umiltà di Cristo è stata perfetta e perciò la sua Resurrezione è stata perfetta.
Gesù si è chinato sull’umanità fragile e superba, non ha disdegnato di versare il suo Sangue per lavare il peccato del mondo, si è consegnato totalmente al Padre nella perfetta obbedienza alla sua volontà, e per questo è stato innalzato al di sopra dei Cieli dove regna come Signore e Giudice dei vivi e dei morti.
Questa stessa umiltà dobbiamo avere noi se vogliamo divenire partecipi della sua vittoria. La nostra fede, il nostro amore, la nostra obbedienza al Padre celeste sono essenziali, sono la chiave del Paradiso e il segreto della felicità su questa terra.
La Vergine Maria, Donna umile per eccellenza, che ha saputo ascoltare la voce dello Spirito Santo e ha pronunciato il suo “eccomi” incondizionato tutti i giorni della sua vita, ci prenda per mano, affinché la sappiamo imitare per risorgere al terzo giorno e uscire dai nostri sepolcri di morte.
A tutti, auguri per una Santa Pasqua!
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