Nelle precedenti riflessioni abbiamo più volte affermato che la Sacra Scrittura è il fondamento da cui non possiamo prescindere se vogliamo conoscere la volontà di Dio e rimanere in essa, saldi nella fede della Chiesa, nostra Madre e Maestra.
Ma come leggere la Sacra Scrittura? Come fare per trarre da essa le verità che sono via al Cielo e che vanno accolte e trasformate in propria vita per diventare sempre più conformi a Cristo Gesù, primogenito dell’umanità nuova e redenta? Ci sono degli accorgimenti che bisogna avere? Quale deve essere l’atteggiamento con cui accostarsi alle sacre pagine? In che modo è possibile scorgere in esse la volontà di Dio?
Un’icona evangelica che ci aiuta a rispondere a tali domande è l’incontro di Gesù con Marta e Maria, sorelle di Lazzaro, nella casa di Betania. Tale episodio è del resto molto attuale in quanto è stato scelto come passo di riferimento dai nostri Vescovi per illuminare il cammino sinodale della Chiesa italiana di questo secondo anno 2022-2023 (cf. il Documento: I cantieri di Betania).
Il testo in esame (cf. Lc 10,38-42) insegna anzitutto che l’atteggiamento giusto con cui leggere la Sacra Scrittura è l’ascolto attento e incondizionato.
Se non vogliamo sciupare invano tempo ed energie, anche noi, come Maria, dobbiamo sederci ai piedi del divin Maestro e aprire le orecchie del cuore affinché nessuna delle sue parole cada a vuoto. L’ascolto è necessario e si rivela come capacità di accogliere quanto il Signore vuole dirci per orientare il nostro cammino di conversione e santificazione quotidiana. Esso è disponibilità a lasciarsi istruire, nell’umile consapevolezza che il mistero è sempre oltre la nostra piccola mente.
Ascoltare è essere pronti a mettere da parte qualsiasi pensiero, desiderio e progetto che non collima con la volontà di Dio, al fine di lasciare spazio a tutto ciò che il Signore ha pensato per noi. È cioè vero svuotamento di sé, del proprio cuore e della propria mente, affinché sia lo Spirito Santo a riempire il nostro essere della sua eterna sapienza. Solo in questo modo potremo essere veri discepoli di Gesù, perché sarà lui – e non noi – a progettare e condurre la nostra vita istante per istante.
Chi non è disposto ad ascoltare il divin Maestro, ad abbandonare tutto ciò che va abbandonato per servirlo in santità e giustizia, non può leggere con frutto la Sacra Scrittura. Può anche impararla a memoria, conoscerne ogni singolo versetto, ma alla fine non farà altro che ridurre il testo sacro a parola morta, per sé e per gli altri. La sua vita non cambierà di certo in meglio e la Parola di Dio scivolerà come pioggia sull’ombrello.
L’ascolto attento e incondizionato esige il rispetto di alcune regole pratiche. Vediamone insieme qualcuna.
La prima regola è che si dedichi il tempo necessario all’incontro con Gesù. Maria ce lo insegna. Ella ha scelto di sedersi ai piedi del divin Maestro e di mettere da parte tutto il resto. La sua non è stata pigrizia né opportunismo, ma grande saggezza. Maria sapeva che se la nostra mente e il nostro cuore sono affollati da molti pensieri e affanni, non possiamo ascoltare Gesù, perché l’ascolto dello Spirito Santo che parla merita ed esige la nostra concentrazione. Non si può essere distratti. Piuttosto bisogna che tutto l’essere dell’uomo si immerga nel cuore di Cristo.
Organizzare la propria giornata, dedicando ad esempio 30 minuti alla lettura della Sacra Scrittura, è regola necessaria da osservare. E si può fare, se si sceglie di togliere tempo ad attività inutili o addirittura peccaminose che spesso costellano la nostra vita quotidiana.
Il tempo è un grande capitale che abbiamo. Dobbiamo però imparare ad investirlo bene. E di sicuro dedicarne una parte alla propria crescita in sapienza è cosa buona e giusta. Si tratta però di fare una scelta oculata e volontaria, e non di casualità. Se si fanno propri pensieri del tipo: “Se posso leggerò, se ho tempo…chissà…poi vediamo” di certo si dedicherà alla Sacra Scrittura un tempo che è vicino allo zero assoluto e la crescita in santità sarà assai lenta, se non addirittura nulla.
Altra regola fondamentale è quella di spegnere l’interruttore del mondo. Con questa espressione voglio dire che bisogna ritagliarsi un tempo opportuno che sia tempo silenzioso e di solitudine. Nel baccano e nella confusione non è possibile ascoltare lo Spirito Santo, perché il suo è un sussurro di vento leggero, che non è facile percepire.
La storia di Elia profeta ce lo insegna (cf. 1 Re 19), come anche Gesù che si ritirava in luoghi deserti per pregare e mettersi in comunione con il Padre suo ogni giorno, a volte anche di notte. Il Getsemani era un luogo che lui frequentava spesso e che gli è servito da palestra spirituale quotidiana per consegnare tutto se stesso al Padre suo, con determinazione e fermezza.
Infine l’ultima delle regole di cui desidero parlare oggi è la preghiera. Essa deve essere invocazione fiduciosa e costante allo Spirito Santo affinché lui apra il forziere della Sacra Scrittura e ci mostri, anzi ci insegni, i tesori di sapienza che esso contiene.
Con le nostre sole forze umane, con la nostra scienza esegetica o di qualsiasi altro genere, non possiamo comprendere il significato profondo di ogni singola parola che la Bibbia contiene. Neanche possiamo entrare in dialogo con il cuore di Cristo, perché se lo Spirito Santo non viene in nostro aiuto, siamo tutti ciechi.
La Sacra Scrittura non è solo Parola rivelata in quanto a dato oggettivo, scritto sulla carta. Lo è anche in quanto a Parola che oggi, in questo istante, deve parlare a ciascuno. Essa è Parola viva che non può essere mai separata dallo Spirito Santo che – come vedremo prossimamente – è il suo Autore, il suo Interprete e il suo Attualizzatore.
Pertanto la Sacra Scrittura va letta, ascoltata e pregata, perché è la Parola che oggi, domani e sempre, esce dalla bocca del Padre e del Figlio nello Spirito Santo.
Per fare sintesi dunque possiamo dire che chi vuole leggere con frutto la Sacra Scrittura deve essere capace di trovare il tempo necessario per farlo, deve spegnere i rumori del mondo, invocare lo Spirito Santo con fiducia ed essere prima di tutto disposto ad ascoltare in modo incondizionato quanto Lui vorrà dirgli.
Ci aiuti la Vergine Maria che ha conosciuto e compiuto alla perfezione la volontà di Dio e interceda per noi presso il suo Figlio Gesù, Autore e Perfezionatore della fede (cf. Eb 12,1-4).