Il mese di Maggio è dedicato, com’è noto, alla Vergine Maria, nostra Madre e Regina.
E ciò non è casuale, perché la Chiesa sa, nella sua tradizione bimillenaria, quanto Ella sia importante nella vita dei suoi figli e al contempo nella storia dell’intera umanità. Maria Santissima è Colei che sempre vigila sulla storia affinché il male non trionfi, Colei che da sempre e per sempre schiaccia la testa del serpente antico (cf. Gn 3,15), rende innocuo il dragone infernale (cf. Ap 12), dona alla Chiesa e al mondo il suo Figlio Gesù, insegna come amarlo e custodirlo nel cuore, come ascoltare la sua voce e imparare a fare la sua volontà.
Se per un istante il cuore della Vergine Maria smettesse di battere, saremmo perduti. Nessuno di noi avrebbe via di scampo, perché il suo materno aiuto e la sua potente intercessione sono per ciascuno di noi necessari e insostituibili. E si badi bene che questo suo ministero così alto «in nessun modo oscura o diminuisce l’unica mediazione salvifica di Cristo, ma ne mostra l’efficacia» (LG 60), la esalta, la afferma con sempre maggiore chiarezza, la rende visibile e innegabile di generazione in generazione.
Chiunque voglia essere salvato e crescere in santità, verso la perfetta conformazione a Gesù Uomo nuovo, ha bisogno di Maria Santissima. Lei deve scegliere come sua Madre e Maestra, obbedendo al testamento del Crocifisso che prima di morire disse a Giovanni, e dunque a ciascun suo discepolo di ogni tempo: «Ecco tua Madre!» (cf. Gv 19,25-27).
Vi è una preghiera, antica e sempre nuova, intessuta di teologia perfetta che mai tramonta, che dice tutto questo in maniera poetica e quanto mai affascinante. Ritengo che sia cosa buona e giusta che ogni cristiano la reciti ogni giorno, non solo nel mese di Maggio, con grande fede e profonda devozione:
Sotto la tua protezione cerchiamo rifugio, Santa Madre di Dio. Non disprezzare le suppliche di noi che siamo nella prova, e liberaci da ogni pericolo, o Vergine gloriosa e benedetta.
In tale preghiera sono presenti due consapevolezze che ci sono necessarie per non rischiare di vivere in maniera disincantata e finire così per essere divorati dal serpente antico.
La prima consapevolezza riguarda gli innumerevoli pericoli che costellano la vita di piccoli e grandi. Il cammino nella storia è lungo e difficile. Tentazioni, prove di ogni genere, uomini e donne iniqui che attentano alla nostra incolumità spirituale e fisica, briganti, ladri e mercenari, falsi profeti, serpenti e scorpioni velenosi. Stanchezza, fragilità, pensieri inopportuni, desideri non santi, inquietudine, angoscia, paure, dubbi e incertezze, incapacità di fare il bene che pure si vede tale, falsi amici e mille altre trappole che il nemico prepara con astuzia satanica.
Tale consapevolezza è frutto di sano realismo, onestà intellettuale, squisita umiltà. Non è affatto pessimismo, bensì grande saggezza collaudata nel tempo.
La seconda consapevolezza riguarda la Vergine Maria. Nel deserto infuocato della vita, in mezzo a mille pericoli sempre nuovi e aggiornati, non siamo abbandonati a noi stessi. Maria è sempre vicina, vigile, premurosa, pronta ad ascoltare le nostre invocazioni. Ella è il Rifugio sicuro, il potente Baluardo di salvezza, la Città fortificata che protegge da ogni male quanti si rivolgono a Lei con fiducia.
Se la prima consapevolezza potrebbe generare sconforto e paura di vivere, la seconda dona al contrario tanta pace, tanta forza, tanta speranza.
È infatti grazie alla vicinanza premurosa della Madre di Dio e Madre nostra che si procede sicuri verso la meta, con la serenità di chi sa che è possibile superare ogni ostacolo, senza mai venire meno, perché c’è una Regina particolare che vigila sulla storia degli uomini e sa intervenire al momento opportuno affinché la luce trionfi sempre sulle tenebre.
Che una preghiera così bella ci accompagni in questo mese di Maggio. Sia per noi un modo semplice per rifugiarci nel cuore della Vergine gloriosa e benedetta che ci ama di eterno amore. Sia via immediata per rafforzare la nostra fede, ravvivare la nostra speranza, rendere inesauribile la nostra carità.
Che ciascuno di noi faccia tesoro di un così grande dono che ci è stato fatto dallo Spirito Santo affinché procediamo sicuri, con coraggio e determinazione, verso il compimento finale della nostra esistenza, in cui finalmente potremo per sempre contemplare il volto radioso di celeste bellezza di Colei che Gesù Signore ci ha donato dall’alto della Croce come nostra vera Madre. E così sia.