Nel Vangelo di questa Domenica vi è come un lamento del Signore che vede noi cristiani piacevolmente assopiti, rinchiusi nel nostro piccolo, misero mondo e incapaci di edificare il suo Regno con intelligenza, sagacia ed entusiasmo.
È proprio vero: «I figli di questo mondo, verso i loro pari, sono più scaltri dei figli della luce» (Lc 16,8).
Questa differenza si nota immediatamente se si pensa a come vengono curati gli affari degli uomini e trascurati quelli di Cristo.
Per le cose umane si investono risorse di ogni genere, materiali e spirituali. Si creano Commissioni, Associazioni, apposite Equipe di altissimo livello, interpellando sociologi, psicologi, manager e specialisti in ogni campo del sapere. Si pensano a tavolino trasmissioni televisive, reality, serie TV, siti web. Si investono fior di quattrini per campagne pubblicitarie a tutto campo. Si mette in moto un complicato e articolato meccanismo che interessa tutte le dimensioni della vita sociale, culturale, artistica, economica, politica e formativa.
Ma con quale fine? Quello di veicolare messaggi che sono tutt’altro che evangelici ed edificanti. Ciò che conta è l’odiens, il ritorno economico, i propri interessi, la famigerata gloria umana che diventa potente spirale verso l’Inferno eterno. Che questo significhi trascurare il bene sommo dell’uomo, offendere la sua altissima dignità e mettere a repentaglio l’incolumità delle nuove generazioni non è un problema. Pur di raggiungere il fine prefissato, senza alcun riferimento alla volontà di Dio, tutto diviene lecito.
E mentre accade questo le Parrocchie boccheggiano. Per i Parroci – e prima ancora per Gesù – diventa assai difficile trovare gente disponibile a dedicare il tempo necessario all’attività pastorale. Si è sempre impegnati e poco disponibili a prendersi a cuore la vita della Chiesa con una partecipazione costante, fedele, senza “se” e senza “ma”. I carismi sono tanti, innumerevoli, stupendi. Lo Spirito Santo li ha distribuiti con sapienza somma, ma vengono sotterrati e lasciati inoperosi per ciò che concerne l’edificazione del Regno di Dio.
Gli affanni del mondo soffocano l’amore per Gesù e spengono lo zelo missionario.
Dinanzi a questa realtà, che tutti dovremmo riconoscere francamente, è urgente una conversione radicale del cuore. È il cuore che deve cambiare per svegliarsi dall’assopimento dovuto al peccato.
Nessuno con un cuore invischiato nelle cose del mondo e attaccato all’effimero potrà mai servire il Signore con l’intelligenza, la sagacia e la scaltrezza del servo della parabola di questa Domenica che viene lodato dal suo padrone. Se il cuore è orientato alle cose della terra, lo sarà anche l’intelligenza. Si penserà come curare gli affari del mondo, ma non quelli di Cristo.
Sul cuore dobbiamo dunque tutti vigilare. Personalmente, facendoci un serio esame di coscienza, prima che sia troppo tardi e non ci sia più tempo per ravvedersi.
Quante occasioni per evangelizzare che si perdono a causa di un cuore apatico, spento, senza amore per Gesù e la sua Chiesa! Quante anime che potremmo salvare eppure rimangono nelle tenebre perché non siamo per loro luce radiosa di santità! Quante Parrocchie che potrebbero essere vive, dinamiche, missionarie, accoglienti, giovani, propositive e chi più ne ha ne metta, e invece sono agonizzanti e spente!
Svegliamoci tutti dal torpore spirituale che con estrema facilità ci assale e ci vince! Chiediamo al Signore, con una preghiera costante e quotidiana, la conversione del cuore. Un cuore che ami Lui più di tutto il resto e sappia consacrarsi al Regno dei cieli. La responsabilità è di ciascuno, perché il Signore chiama tutti nella sua Vigna. Nessuno deve sentirsi esonerato da questa opera tanto importante.
Gesù conta su di noi e lo Spirito Santo ci invita a lavorare con sapienza per fare bella la Chiesa perché il mondo creda che il Vangelo è Parola di vita, fonte di speranza e di pienezza dell’essere.
Rispondiamo tutti con generosità e non temiamo di dedicare il nostro tempo all’evangelizzazione, perché è cosa certa che non perderemo la nostra ricompensa.
Ci aiuti la Vergine Maria, Donna dal cuore puro e ricco di carità, con la sua potente intercessione.
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