Il dialogo con Cristo, via necessaria di salvezza

Il dialogo con Cristo, via necessaria di salvezza

Il Vangelo di questa Domenica dice a noi a chiare lettere che la salvezza passa sempre attraverso il dialogo con Cristo, fatto con semplicità e con nel cuore il desiderio di lasciarsi istruire da lui.

Del resto non potrebbe essere che così, se pensiamo che Gesù è il Maestro che ha parole di vita eterna, l’Onnisciente che tutto vede con la perfezione infallibile dello Spirito Santo, Colui che abita nel seno del Padre e ci rivela il senso profondo della nostra esistenza.

Gesù è Luce per noi e non solo Pane vivo che discende dal Cielo. Se ci lasciamo illuminare dalla sua sapienza incontaminata e soprannaturale, non abbiamo nulla da temere. Altrimenti siamo vittime della falsità di Satana che in molti modi ci inganna. Gesù è il Maestro che illumina, deve illuminare, le nostre coscienze e il nostro cuore; è il Sole che dona vita alla nostra umanità e all’intero creato. Lui stesso lo dice nel Vangelo e noi dobbiamo su queste sue parole fondare la nostra esistenza: «Io sono la luce del mondo; chi segue me, non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita» (Gv 8,12).

Cosa dobbiamo fare noi allora ogni giorno? Dobbiamo scegliere se essere come i Giudei del Vangelo di oggi o come la Vergine Maria.

I Giudei mormorano contro Gesù, non entrano in dialogo con lui, si blindano nei loro pensieri, si arroccano nelle loro teorie, confidano nella loro falsa teologia, non vogliono lasciarsi aiutare dalla sapienza di Cristo e finiscono per tagliarsi fuori della salvezza. Infatti cosa fanno poco più avanti in questo capitolo sesto del Vangelo secondo Giovanni? Si scandalizzano quando viene detto loro che l’Eucaristia è necessaria per avere la vita e se ne vanno, si allontanano, preferiscono il loro mondo imbevuto di stoltezza.

La Vergine Maria, al contrario, si fa piccola, umile, discepola dell’Angelo Gabriele e dunque dello Spirito Santo. Ella non oppone resistenza, non lascia trionfare i pensieri del mondo, si apre alla fede nell’onnipotenza divina e diventa il Capolavoro per eccellenza dello Spirito Santo. Ella si mette in ascolto dello Spirito Santo e del suo Figlio benedetto e lascia che siano loro a condurre e illuminare la sua vita.

Come possiamo notare la differenza tra i Giudei e Maria Santissima è enorme. È differenza nell’atteggiamento del cuore e poi anche nei frutti.

Ecco allora la verità centrale da mettere nel cuore: se si dialoga con Gesù nello Spirito Santo, si entra nella salvezza e si diventa vita gli uni per gli altri. Se si rifiuta il dialogo, in nome dei propri o altrui pensieri, la casa crolla e la nostra rovina è grande, nel tempo e nell’eternità.

Di esempi in tal senso ne potremmo fare tanti. Ad esempio la Samaritana, Nicodemo, il Cieco nato, Maria di Magdala. Tutti costoro hanno saputo dialogare con Gesù e la loro vita è cambiata, è fiorita, è stata colmata di grazia e verità. Altri invece si sono perduti dietro i loro vani ragionamenti, la loro mente si è ottenebrata e il male li ha travolti come fiume in piena. Pensiamo al giovane ricco, che perse una stupenda occasione per diventare felice. Lì furono i beni materiali a chiudere il dialogo di amore con Gesù. Oppure Giuda, l’Apostolo che si vendette il Maestro per trenta denari. Camminava con lui con il corpo, ma il suo cuore era invischiato nelle cose del mondo, negli affari, nella schiavitù del denaro.

Dialoghiamo dunque con Gesù e fidiamoci di lui, anche quando è difficile, perché solo lui ha parole di vita eterna. Non opponiamo resistenza al suo invito di amore e accogliamo il mistero che lui ci chiede di vivere con umiltà, senza mormorazioni e polemiche. Lasciamoci anche correggere da lui, perché se Gesù ci corregge è perché non vuole che ci perdiamo, non vuole che sprofondiamo nelle tenebre eterne.

A tal fine bisogna che chiediamo la grazia di un cuore puro, disponibile, libero da tutto e da tutti, come è stato il cuore della Vergine Maria, unitamente ad un’ardente sete di sapienza che spesso manca oggi in noi e in molti.

Troviamo il tempo per stare con Gesù, nel silenzio e nella solitudine dal mondo, perché nella preghiera personale lui possa istruirci e indicarci la via della vera felicità.

È triste che oggi si trovi il tempo per pettegolare e seppellirsi di parole vane, mentre non si trovano neanche dieci minuti per dialogare con il Maestro che ha parole di vita eterna e ci ama di eterno amore.

Prima di concludere una cosa però va detta: dialogare con Gesù è anche dialogare con la Chiesa a cui Egli ha affidato i segreti del suo cuore. Con la Chiesa, con i suoi Pastori che sono i Vescovi e i Sacerdoti, bisogna imparare a dialogare, senza entrare in polemica come fanno in molti oggi, quando la Chiesa annuncia il Vangelo sine glossa e invita alla conversione che è sempre per tutti via necessaria di salvezza, per noi che siamo Sacerdoti, per voi che siete laici, per i religiosi e per chiunque altro, per gli adolescenti e per giovani, per i sani e per i malati.

Affidiamo allora il nostro cuore e i nostri buoni propositi alla Vergine Maria, alla Madonna degli Angeli, e chiediamole la grazia di imitarla nel suo essersi fatta discepola del suo Figlio divino che l’unico Maestro che vale la pena di ascoltare. È questa una grazia grande e chi la ottiene diventa pian piano vero discepolo di Gesù e strumento perfetto del suo amore nel mondo.

La Madonna degli Angeli ci aiuti e ci prenda per mano, oggi e sempre.

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