In una storia segnata dal peccato e perciò intessuta di contraddizioni, contrasti e ingiustizie, il cristiano è chiamato ad essere segno di grande speranza per il mondo intero.
Egli infatti, se vuole e se si lascia santificare dallo Spirito del Signore, è in Cristo il germoglio di vita nuova che rigenera l’umanità rinsecchita e sterile a causa delle sue molte trasgressioni. È il virgulto che fiorisce e spande ovunque il profumo della santità divina, l’odore soave del Vangelo e del suo Autore.
Il cristiano, nella misura della sua santità, è segno perenne della misericordia di Dio che pur permettendo scenari tristi e tenebrosi mai abbandona l’umanità e sempre sa trovare le vie per risollevarla dalla sua caduta. I Santi e le Sante, che costellano la vita della Chiesa, attestano quanto ciò sia vero. Anche loro, come Giovanni Battista hanno operato in mezzo al deserto e cioè in contesti di aridità spirituale e di grande decadimento esistenziale. Ma non si sono dati per vinti. Non si sono assuefatti ad una società e ad una cultura in cui l’ateismo e l’idolatria imperavano con i loro frutti nefasti.
I Santi e le Sante sono stati profeti coraggiosi che hanno creduto nella missione loro affidata da Dio e l’hanno portata a compimento, con coraggio e determinazione. E facendo ciò, hanno condotto molte anime a Cristo, le hanno fatte passare dalle tenebre alla luce, da una vita di peccato ad una vita di grazia.
Il deserto non li ha fatti desistere, non li ha stancati, non li ha fermati. Le vipere, sempre pronte a seminare ovunque il loro veleno mortale, non li hanno spaventati. Le persecuzioni e le divisioni, le minacce e ogni altra arma diabolica in mano a gente iniqua, non sono stati per loro motivo di scoraggiamento.
Così può essere per ogni cristiano che crede nel suo Signore, nel Redentore dell’uomo, nel Bambino divino che è nato a Betlemme per portare ovunque conversione e pace.
L’umanità è oggi in molte sue frange simile ad un albero secco. Si è spenti, demotivati, storditi dalla cultura dell’effimero, affannati nel rincorrere false chimere, inquieti, tormentati interiormente, incapaci di amare. Ma il cristiano può riaccendere la speranza nei cuori, aiutare tutti a rialzarsi da ogni sorta di prostrazione esistenziale e far sì che la società e la Chiesa diventino un giardino fiorito, in cui è possibile ammirare la variopinta bellezza di ogni persona umana che lo compone.
Tutto dipende però dalla sua disponibilità a operare in sinergia con la grazia di Dio, nella perfetta obbedienza ad ogni Parola che esce dalla bocca dell’Altissimo. Il cristiano, in ogni tempo, è segno di speranza se su di lui, come sul Virgulto di Jesse, «si poserà lo Spirito del Signore, Spirito di sapienza e d’intelligenza, Spirito di consiglio e di fortezza, Spirito di conoscenza e di timore del Signore» (cf. Is 11,2) e se tale Spirito potrà operare in lui e attraverso di lui grandi cose. Mossi dallo Spirito Santo siamo luce. Senza e fuori di lui siamo tenebra.
Che ognuno di noi diventi nel mondo questo segno di speranza di cui c’è tanto bisogno. Non si tratta di fare cose impossibili, perché mai il Signore ci chiede di farle. Si tratta di fare bene le piccole cose di ogni giorno. Con pazienza, amore, competenza, mitezza, tanta preghiera. Si tratta di operare non da soli, ma guidati dallo Spirito Santo, nella consapevolezza che lui sarà per noi luce e forza, in ogni momento della nostra vita.
Oggi è il cristiano che è in moltissimi casi caduto dalla fede. Non crede più nella Parola di Dio e non la considera unico criterio di discernimento tra bene e male. Non crede nella potenza salvifica dei Sacramenti e non si accosta ad essi per lunghi anni. Non crede più nell’efficacia della testimonianza, della retta esemplarità. E così si lascia andare e finisce con il conformarsi alla mentalità del mondo. Chi lo incontra, lo ascolta, lo vede agire non fa la differenza, non rimane conquistato dal suo modo di essere e non trova alcuna ragione per andare al Giordano e neanche alla grotta di Betlemme.
La Vergine Maria, Immacolata Concezione di Dio, apra in nostri occhi e aiuti ciascuno di noi ad essere, là dove viviamo, testimoni autentici della verità e dell’amore che sgorgano dal cuore del suo Figlio Gesù.
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