Chi vuole celebrare un Santo Natale, deve necessariamente impegnarsi con tutte le forze a divenire un cristiano malleabile, che cioè si lascia modificare nel suo stesso essere dall’onnipotenza divina per assumere la forma che il Padre celeste ha pensato per lui.
Lo Spirito Santo infatti può operare solo in chi glielo permette. Egli non costringe nessuno a diventare figlio della luce. Bussa alle porte del cuore ma non le sfonda perché lo Spirito Santo rispetta l’uomo sempre in quanto uomo, dotato di intelligenza, razionalità e soprattutto volontà.
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola» (Lc 1,38).
La Vergine Maria non è stata costretta a dire “sì” a Dio che la chiamava a realizzare un progetto particolarissimo e assai misterioso. Ha scelto lei, liberamente, di consegnare la sua vita al suo Signore, senza titubanze e ritardi. Ella ha creduto fermamente che quanto l’Angelo Gabriele le aveva detto si sarebbe realizzato, e per la sua fede è benedetta nei secoli e sarà proclamata beata di generazione in generazione.
La disponibilità di Maria Santissima è stata ed è totale. È del cuore, dell’anima, dello spirito, della mente, del corpo. Ella ha dato tutta se stessa a Dio e a nessun altro. Il suo “sì” ha permesso allo Spirito Santo di operare in lei senza incontrare alcuna resistenza. La grandezza della nostra Madre e Regina è di aver aperto la porta del cuore all’Onnipotente con quella perfetta umiltà che diventa consapevolezza perenne che solo in Dio è la nostra pace e la nostra vita.
Ogni cristiano deve imitare la Vergine Maria. Con serenità e grande fede deve consegnare se stesso a Dio e non dubitare mai che quanto il Signore ha deciso per lui è il più grande bene, la via migliore di tutte perché la sua esistenza si realizzi in pienezza.
Se ci pensiamo, all’origine di ogni fallimento esistenziale c’è sempre la superbia, a volte sottile e quasi invisibile, altre volte palese e pervasiva, che rende l’uomo duro come pietra e assai difficile da modellare. Poi però accade che se non ti modella lo Spirito Santo, ti modella lo spirito del male che abbrutisce e rende pigri, arroganti e immorali, sordi e impermeabili all’azione della grazia, avvolti dalla stoltezza e colmi di ogni vizio. È il caso di Erode ad esempio, che invece di accogliere il suo Salvatore ha deciso di perseguitarlo e ucciderlo.
Prepararsi al Santo Natale significa diventare malleabili all’azione dello Spirito Santo. Solo lui, e nessun altro, deve plasmare anima e corpo, desideri e pensieri, cuore e mente per renderli conformi alla sua celeste sapienza. Solo lui conosce la via migliore di tutte perché noi siamo felici e possiamo gustare le delizie della sua onnipotenza che sono più dolci di tutti i torroni della terra messi insieme.
Il Natale sia per noi la festa dell’umiltà che ci rende simili a Maria, a Giuseppe, ai Pastori e ai Magi che non hanno temuto di porre se stessi nelle mani del divino Vasaio, unico Artefice di capolavori di umanità.
Maria Santissima, Madre di Dio e Madre nostra, ci renda malleabili alla sua maniera affinché sappiamo imitarla nel dono della vita a Dio nostro unico Salvatore.
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