La preghiera dopo la Comunione della Santa Messa, nel giorno della Solennità di tutti i Santi, dona a ciascun cristiano una visione della vita assai interessante. Essa così recita:
“O Dio, unica fonte di ogni santità, mirabile in tutti i tuoi Santi, fa’ che raggiungiamo anche noi la pienezza del tuo amore, per passare da questa mensa, che ci sostiene nel pellegrinaggio terreno, al festoso banchetto del cielo. Per Cristo nostro Signore”.
In questa preghiera è detto anzitutto che la vita terrena è “un pellegrinaggio verso il festoso banchetto del cielo”. Non è cioè definitiva, bensì passeggera. Non è eterna, ma finita.
Tuttavia essa ha un valore altissimo, perché vissuta nella fede è il tempo opportuno – seppure limitato – per entrare nella vita vera che Cristo Gesù dona a tutti coloro che credono in Lui.
Al momento della morte, che viene per tutti, non vi è infatti il nulla, come qualcuno stoltamente pensa e afferma. Vi è l’incontro con il Giudice giusto, con il Redentore dell’uomo, con Colui che ci vuole tutti salvi ed è andato innanzi per prepararci un posto di beatitudine eterna (cf. Gv 14,1-4).
Lui ci attende nella Casa del Padre suo, perché vuole fare festa con noi e per noi, insieme agli Angeli e ai Santi, per tutta l’eternità. Egli, che è fedele alle sue promesse, ci donerà il premio sperato, se avremo rispettato i patti, se ci saremo sforzati ogni giorno di passare attraverso la porta stretta del Vangelo e avremo saputo riconoscere i nostri peccati, la nostra fragilità e la nostra pochezza, chiedendo perdono.
Con questa speranza nel cuore il cristiano cammina nella storia, orientando i suoi passi verso il fine ultimo che lui sceglie con determinazione e volontà ferma.
“Sostenuto dall’Eucaristia”, accoglie la grazia e lascia che lo Spirito Santo operi in lui affinché progredisca, giorno dopo giorno, e “raggiunga la pienezza dell’amore divino”.
Ecco il significato profondo dell’esistenza umana! Ecco la scelta che i Santi hanno fatto ogni giorno: vivere non per la terra, ma per il Cielo. Vivere non per le ricchezze effimere, ma per la Ricchezza vera. Vivere non per gli affanni, ma consegnando se stessi a Dio e alla sua provvidenza per diventare in Cristo offerta pura e santa per la Redenzione di ogni uomo.
La santità, a cui tutti siamo chiamati, è elevazione del proprio essere in Dio e nel suo amore che ci è stato rivelato e manifestato da Cristo Gesù. Essa è scegliere di essere felici per sempre, portando oggi la propria croce per goderne domani il frutto squisito: la beatitudine eterna che non ha fine.
Ognuno di noi, battezzati e figli di Dio, mostriamo con la nostra vita la gioia di aver scelto il Vangelo, di seguire Gesù Maestro, di amare con il suo cuore tutti e sempre, di lavorare con zelo nella sua Vigna affinché tutti passino dalle tenebre alla luce. Mostriamo al mondo la gioia dell’obbedienza perfetta, del perdono impossibile, della mitezza, della purezza di cuore, della fame e sete di giustizia (cf. Mt 5,1-12).
Mostriamo a tutti che la santità è vocazione alla pienezza di vita, nel tempo e nell’eternità, e in quanto tale è possibile e realizzabile, perché Cristo Gesù non inganna l’uomo, ma gli mostra la sua verità che ha smarrito a causa del peccato.
La Vergine Maria, nostra Madre e Regina, ci accompagni in questo pellegrinaggio verso il festoso banchetto del Cielo e insieme ai Santi e alle Sante, nostri Amici e Modelli, ci sostenga in ogni momento con la sua presenza rassicurante.
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