La vita cristiana smette di essere tale quando manca di obbedienza alla volontà di Dio. In tal caso muore la fede e tutto si riduce ad un rincorrere il vento, non quello dello Spirito Santo, bensì quello dei propri pensieri che sono pericolosi più che un uragano distruttore.
Ognuno di noi, infatti, è chiamato a vivere secondo il cuore di Cristo, ad esaudire i suoi desideri, a divenire suo strumento, perché solo in tal caso la salvezza si compie.
Il Vangelo di questa Domenica ci presenta due personaggi che possono farci comprendere meglio tutto ciò. Sono Marta e Maria, le sorelle di Lazzaro. Diciamo subito che entrambe amavano Gesù di un amore purissimo e sincero, e sono entrambe Sante che la Chiesa ci invita ad invocare con fede. Tuttavia – e di questo non c’è da scandalizzarsi – anche loro dovettero crescere in sapienza e grazia, e perciò furono più volte ammaestrate e corrette dal divin Maestro.
In particolare nell’episodio in esame è Marta che non pensa ancora i pensieri di Cristo. Ella è animata di buona volontà, ma le manca la sapienza necessaria per fare ogni cosa in modo da essere gradita a Dio.
Qual è l’errore di Marta nel quale tutti noi dobbiamo stare attenti a non cadere? È quello di pretendere di servire il Signore a modo proprio e non a modo Suo. Ella decide di sua iniziativa il “come” accogliere Gesù. Non si siede ai Suoi piedi, come Maria, per ascoltare il Suo cuore e lasciarsi da lui indicare la via migliore di tutte, ma parte dal suo modo di vedere le cose.
A Marta manca un principio di fede quanto mai necessario a tutti noi, e cioè che la sapienza non è frutto della nostra natura. Essa dono dell’Onnipotente, e a lui bisogna chiederla con preghiera costante e fiduciosa.
In particolare è lo Spirito Santo che va invocato perché sia lui a guidare mente e cuore in ogni piccola scelta. Partire dai propri desideri è quanto mai pericoloso, anche perché non di rado la tentazione si insinua nei nostri pensieri e ci confonde con estrema facilità. Se però camminiamo con lo Spirito Santo e nello Spirito Santo, Gesù sarà il nostro Maestro che ci guiderà alla verità tutta intera e ci preserverà di cadere nell’affanno e nello sciupio delle nostre forze.
Imitiamo dunque Maria e non Marta. Questo è possibile se ci rivestiremo di umiltà e chiederemo al Signore di governare ogni piccola mozione del nostro spirito, della nostra volontà, della nostra intelligenza, della nostra anima e del nostro corpo.
I Santi questo hanno fatto e fanno, e la conversione è prima di tutto seguire questa via di preghiera: “Signore, senza di te non posso fare nulla. Sono cieco, fragile, incapace di discernere il bene dal male. Vieni in mio aiuto! Voglio fare solo la tua volontà, perché solo in essa c’è salvezza e pace!”.
Ma c’è un altro principio, in verità molto semplice ma spesso ignorato, che dobbiamo mettere nel cuore quest’oggi: la sapienza celeste è indissolubilmente legata alla Parola di Dio. Pregare e non leggere la Sacra Scrittura, non partecipare alla Catechesi, non frequentare assiduamente la Santa Messa, distrarsi durante l’omelia, equivale a rimanere nel pantano della stoltezza.
Lo Spirito Santo infatti parla il linguaggio e la verità della Parola di Dio. Lui l’ha scritta per mezzo degli agiografi e lui la insegna – per via mediata – nella luce attuale a quanti vogliono essere discepoli di Gesù.
Ecco perché non può mancare nella vita del cristiano il contatto quotidiano con il dato rivelato, e nello specifico odierno con i Vangeli, che sono i libri che per eccellenza parlano a noi di Gesù Signore.
L’Estate sia per tutti un tempo favorevole per crescere in questa direzione. Si leggano anche altri libri, se se ne ha voglia, ma non si tralasci il Libro per eccellenza che non è stato scritto dagli uomini, ma da Dio, Creatore e Salvatore di ogni uomo. E quando qualcosa non si comprende – e comunque lo si faccia sempre per verificare la propria crescita in sapienza – ci si rechi dal Sacerdote perché sia lui a donare il significato autentico di ciò che si legge.
La Vergine Maria, Donna sapiente che ha ascoltato Gesù e lo Spirito Santo, ci aiuti, ci assista e ci guidi.
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