Immacolata Concezione – “Nulla è impossibile a Dio” (Lc 1,37)

Immacolata Concezione – “Nulla è impossibile a Dio” (Lc 1,37)

Nel giorno della solennità dell’Immacolata Concezione la Chiesa ci invita anzitutto a riflettere su quanto siano devastanti le conseguenze del peccato.

Adamo, dopo aver disobbedito a Dio, è smarrito, confuso, divorato interiormente da sentimenti negativi che non aveva fino ad allora conosciuto. La sua vita non ha più punti di riferimento e precipita nel vortice del non senso. Egli vede Dio come un nemico. Ha paura e si nasconde. Vede anche la donna come la causa della sua rovina. Con lo stesso creato entra in un rapporto assai conflittuale.

Niente è più come prima. Il Signore aveva fatto bene ogni cosa e l’uomo, facendosi arbitro del bene e del male, ha rovinato tutto.

Ma non è forse questa la storia di ogni giorno? Nel momento in cui decidiamo di emanciparci da Dio, di non fare la sua volontà preferendo i nostri progetti e i nostri pensieri, entriamo in confusione e vediamo attorno a noi tutto buio. Le tenebre avvolgono mente e cuore, e la nostra anima è appesantita da molti affanni. Quando lasciamo che il peccato diventi nostro compagno di viaggio, diventiamo ciechi e incapaci di vedere le meraviglie che il Signore ha fatto e fa attorno a noi.

Il vero nemico della nostra serenità è quella sottile, subdola e perenne tentazione di sganciarci da Dio e di vivere lontani da lui, di ignorare i suoi Comandamenti e di pensare di essere più sapienti di Lui. Noi bastiamo a noi stessi. Sappiamo noi quel che bisogna fare. Nessuno può dirci come dobbiamo comportarci. La nostra vita è nelle nostre mani e la dobbiamo noi governare senza alcuna interferenza.

In verità oggi, sta accadendo qualcosa di ancora più terribile. Il peccato – inteso come emancipazione dal Creatore – viene dichiarato cosa buona e giusta, frutto gradito alla vista e desiderabile per acquisire saggezza. Non è solo scelto come via di personale realizzazione, ma anche come atteggiamento da insegnare a piccoli e grandi per renderli “liberi”. Ma questo modo di pensare è inganno satanico. La storia ce lo dimostra giorno per giorno. Dove si vive lontani da Dio, c’è la morte dell’uomo. Muore il suo cuore, muore la sua anima, muore la sua intelligenza, muore il suo corpo.

Credere nell’Immacolato concepimento di Maria Santissima è credere nella necessità e nella possibilità che il peccato sia estirpato dal cuore e dalla storia, nostra e altrui. Se questa fede non è forte nel nostro cuore, celebriamo in modo totalmente errato la festa dell’Immacolata.

La Vergine Maria è per noi fulgido segno di speranza. Le parole che l’Angelo le disse – “Nulla è impossibile a Dio” – sono parole che ci invitano a tornare a Dio, a fidarci di lui più che di noi stessi, a fondare sulla sua Parola la nostra casa, a consegnare a Lui e non al serpente antico la nostra vita.

È vero, a volte è difficile. Ma questo non importa. Ciò che conta, è che è possibile. Dobbiamo solo credere e metterci in ginocchio per implorare da Dio il suo potente aiuto.

La Vergine Maria ci insegna che si può schiacciare la testa del serpente. Si può cioè dire “sì” allo Spirito Santo nonostante in molti vorrebbero che non lo facessimo. Si può vincere la propria fragilità e mettere da parte odi e antichi rancori, insicurezze e angosce, stoltezza e visioni errate della vita.

Accanto a noi c’è sempre chi ci tenta, ma c’è anche la Vergine Maria che ci prende per mano e ci soccorre perché non ci lasciamo ingannare. Lei farà sì che i nostri occhi siano sempre capaci di riconoscere la via della vita e il sentiero del bene. Da parte nostra dobbiamo solo porgerle la mano e non fuggire pensando di nasconderci dietro i cespugli delle nostre paure.

Maria Santissima è Madre amorevole e solerte che sa come liberarci dalle mille mine antiuomo che il nemico semina sul nostro cammino. Lei è più potente di mille metaldetector perché è il suo Figlio le ha donato una grazia particolare che nessun altro possiede. Lei ci ama e vuole che tutti, nessuno escluso, ci salviamo.

Lasciamoci allora aiutare. Non opponiamo resistenza. Non dubitiamo del suo amore. Ella verrà in nostro aiuto, anzi è già venuta. Basta solo che apriamo gli occhi e il cuore all’azione misteriosa e sublime della sua carezza materna.

Che la festa dell’Immacolata Concezione sia per ciascuno di noi l’inizio di una vita nuova, vita di grazia, vita di fede, vita di vera speranza.

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