Ascensione di Gesù al Cielo

Ascensione di Gesù al Cielo

Prima di salire al Cielo Gesù ha affidato ai suoi Apostoli – e dunque alla Chiesa – la sua stessa missione e cioè quella di edificare il Regno di Dio, annunciare a tutti il Vangelo con parole ed opere, donare ad ogni uomo la grazia che sana, converte e santifica.

Questo significa che la salvezza d’ora innanzi passa attraverso la mediazione ecclesiale operata da uomini e donne concrete che vivono nelle strade del mondo in comunione con il divin Maestro. Pertanto non è lecito pensare che Dio faccia tutto. È vero: è lui che cambia i cuori, consola, guarisce, santifica, perdona, rigenera, eleva, salva, però tutto questo fa attraverso di noi. Abbiamo una grande responsabilità perché siamo stati costituiti in Cristo “mediatori di salvezza” per ogni uomo di buona volontà.

Siamo chiamati ad essere bocca di Dio, mani di Dio, piedi di Dio, cuore di Dio, sorriso di Dio, carità di Dio in mezzo ai nostri fratelli. Siamo chiamati ad essere visibilità del Dio invisibile che ancora oggi vuole parlare all’uomo e condurlo nel suo Ovile. In tal senso siamo il Tempio di Dio: chi incontra noi deve poter attraverso noi incontrare il Dio onnipotente e santo, misericordioso e giusto che “non vuole la morte del peccatore, ma che si converta e viva”.

Perché questo possa accadere è necessario che viviamo ogni giorno nello stato di grazia. Come ebbe a dire Benedetto XVI salutando il Movimento Apostolico nell’Udienza generale in occasione del V Convegno Nazionale a Roma (24/11/2010) “il cammino della santità personale è punto di partenza di ogni evangelizzazione”. Laddove manca la santità dell’evangelizzatore, l’evangelizzazione è sterile, infruttuosa, vana. Possiamo inventare cose stratosferiche, megagalattiche ma alla fine – dopo aver lavorato una notte intera – ci troveremo con le reti vuote. I cuori non si convertiranno e l’uomo rimarrà nelle tenebre. Sciuperemo tempo, energie e risorse sia fisiche che spirituali. Vivremo di illusioni e false chimere.

Il nostro impegno primario deve pertanto essere quello di diventare ogni giorno di più “un cuor solo e un’anima sola” con Cristo Signore. Dobbiamo immergerci nel suo cuore misericordioso e sapiente per ascoltare la sua voce e trasformare ogni suo desiderio in vita vissuta. Gesù non opera in noi e attraverso di noi se i nostri cuori sono induriti, se camminiamo con i nostri pensieri, se siamo conquistati dai falsi idoli del mondo pagano, se la nostra volontà non è pienamente conforme alla sua. Il Signore non benedice i passi di coloro che vivono nella disobbedienza e nella caparbietà. Santità significa, prima di tutto, vivere in pienezza la propria vocazione occupando quel ruolo specifico che il Padre celeste ha assegnato a ciascuno di noi nella sua sapienza eterna. Questa fede ci è chiesta se vogliamo essere missionari autentici del Vangelo.

“Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato” (Mc 16,16). Queste parole che Gesù ha rivolto agli Undici prima di salire al Cielo devono farci seriamente riflettere. La salvezza è un dono ma che va accolto. Chi si apre alla fede nel Vangelo e si lascia rinnovare dalla grazia di Dio senza opporre resistenza diventa partecipe della vittoria di Cristo sul peccato e sulla morte. Ma chi si chiude all’azione della grazia si autocondanna alla perdizione, nel tempo e nell’eternità. È questo il grande mistero della volontà dell’uomo che può scegliere la salvezza o la dannazione.

Ciascuno ha una responsabilità personale dinanzi a Dio e alla storia e bisogna assumersela sino in fondo. Anche questo va detto con fermezza di Spirito Santo. Cristo ha aperto le porte del Paradiso ma sta a noi attraversarle. È nostro dovere annunciare a tutti il Vangelo e invitare ogni uomo a credere in Cristo, tuttavia tocca a chi ascolta aprire il suo cuore per lasciarsi amare da Dio. Gesù, seduto alla destra del Padre, è per noi tutti giusto Giudice a cui dobbiamo rendere conto di come abbiamo vissuto il tempo che ci è stato concesso.

 

Domande di riflessione:

La missione che Gesù ci affida è la sua stessa missione. In che cosa consiste? Cosa puoi tu fare in tal senso? Cosa chiede a te personalmente Gesù? Cosa significa che la Chiesa è mediatrice di salvezza? Qual è la condizione necessaria per essere evangelizzatori efficaci? Cosa significa che Gesù è Giusto Giudice? Cosa significa che la salvezza va accolta?